ROMA (Public Policy) – Sono 14 i decreti sulla cessazione di qualifica di rifiuto di cui si sta occupando la direzione generale competente del dicastero dell’Ambiente. E “ai decreti attualmente in fase di istruttoria si aggiungono ulteriori flussi di rifiuti da avviare a percorsi di cessazione della qualifica di rifiuto proposti da Eni: fanghi da forsu per bio olio e biometano, plastiche miste recupero chimico, biomasse residue per biofuel e bioremediation e soil washing per il recupero dei terreni sottoposti a modifica”.
È quanto si legge in un documento lasciato a margine dell’audizione del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, in commissione di inchiesta sui rifiuti.
Il documento, dunque, traccia lo stato dell’arte dei decreti End of waste, specificando che essi riguardano “determinati rifiuti, a valle di un trattamento ad hoc, che se risultano conformi ai criteri ambientali e sanitari specifico e se garantiscono le medesime prestazioni della materia vergine, cessano di essere qualificati come tali e possono essere usati per determinati utilizzi”.
Nel documento si riepiloga lo stato dell’arte di 15 atti. L’unico decreto in vigore è quello sui prodotti assorbenti per la persona, il dm 62 del 2019, pubblicato l’8 luglio 2019.
Quello sulla gomma vulcanizzata granulare, invece, è in stato di “bozza definitiva”, inviata dal ministero in replica ad alcune osservate già fatte pervenire dal Consiglio di Stato. Per quanto riguarda i rifiuti da costruzione e demolizione, invece, si legge che la bozza predisposta “ha recepito il parere dell’Ispra” ed è stata inviata all’ufficio legislativo del ministero ma “sono in corso” approfondimenti tecnici, che si concluderanno entro settembre 2019.
Inviata informalmente a Ispra, invece, la bozza di dm sui rifiuti di gesso, su cui il ministero si confronterà con Ispra sempre entro settembre.
La bozza di dm sul pulper, invece, deve ancora essere sottoposta a Ispra mentre quella sulle plastiche miste, dopo un passaggio all’ufficio legislativo, dovrà andare sempre ad Ispra per “valutazioni ulteriori di carattere sanitario”.
Ha già avuto il parere Ispra, invece, lo schema di dm su carta e cartoni recuperati, che ora è stata trasmessa all’ufficio legislativo per il “seguito di competenza”. La bozza di decreto sul pastello di piombo, invece, è in attesa di “integrazione del parere con aspetti sanitari da parte di Ispra”.
Per i rifiuti inerti da spazzamento stradale è stata elaborata una bozza di decreto con prescrizioni Ispra mentre sugli oli alimentari esausti è stato avviato un confronto con Conoe per il “recupero dei dati necessari” alla predisposizione del dm, con tempi di istruttoria tecnica stimati in 30 giorni.
Le bozze di dm end of wast su vetroresina, ceneri da altoforno, residui da acciaieria e tessili (su quest’ultimo rifiuto l’istruttoria tecnica si avvierà entro settembre), richiesti dagli operatori, sono “in fase di studio”.
Infine sul vetro sanitario si prevede che siano anzitutto da fissare le condizioni per l’accettazione del rifiuto in ingresso: solo a quel punto il dm “potrà essere impostato sulla base del regolamento Ue per il vetro e pertanto non necessita di approfondimento di istruttoria”.