ROMA (Public Policy) – “In via eccezionale” ai datori di lavoro privati (esclusi quelli del settore agricolo), che non richiedono i trattamenti di Cassa integrazione “e che abbiano già fruito, nei mesi di maggio e giugno 2020, dei trattamenti di integrazione salariale “è riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un periodo massimo di quattro mesi, fruibili entro il 31 dicembre 2020″.
Lo prevede una bozza di decreto Agosto di cui Public Policy ha preso visione.
PROROGA CASSA INTEGRAZIONE
Proroga della Cassa integrazione ordinaria disposta per l’emergenza Covid. Lo prevede ancora la bozza. La Cig avrà una durata di nove settimane, ma sarà proprogabile per altri nove – si legge – “per i datori di lavoro ai quali sia stato già interamente autorizzato il precedente periodo di nove settimane”. Sarà utilizzabile per tutto il 2020.
A differenza dei mesi passati però l’utilizzo della Cig diventa oneroso. Le aziende che vorranno rinnovarla dovranno pagare il 9% della retribuzione totale che sarebbe spettata al lavoratore. L’importo sale al 18% per chi ha avuto un calo di fatturato inferiore al 20%. Il contributo addizionale però non è dovuto dai datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
Infine, lo stesso articolo prevede che i datori di lavoro del settore agricolo che, nel 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza Covid, possono presentare domanda di concessione del trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa), per una durata massima di 90 giorni, nel periodo ricompreso tra il 13 luglio al 31 dicembre 2020.
STOP 6 MESI CONTRIBUTI A CHI ASSUME
“Fino al 31 dicembre 2020, ai datori che assumono lavoratori a tempo indeterminato, è riconosciuto, l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico, per un periodo massimo di sei mesi decorrenti dall’assunzione, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail”.
Le assunzioni “devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei dodici mesi precedenti all’assunzione”. I dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale “sono ponderati in base al rapporto tra le ore pattuite e l’orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno”. La misura ha un costo di un milione di euro.
PROROGA STOP LICENZIAMENTI A FINE 2020 MA SELETTIVA
Con il decreto Agosto arriva anche la proroga del blocco dei licenziamenti al 31 dicembre 2020 ma con delle eccezioni. La proroga dello stop non vale per le aziende che hanno cessato la loro attività e per coloro che hanno dichiarato fallimento.
Inoltre si prevede una proroga di quattro mesi, dal 30 agosto a fine dicembre 2020, per i contratti a termine.
2 MESI DI BONUS PER LAVORATORI TURISMO-CENTRI TERMALI
Ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1°gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, non titolari di pensione, né di rapporto di lavoro dipendente, né di Naspi è riconosciuta un’indennità per ciascuno dei mesi di giugno e luglio 2020 pari a mille euro.
La stessa indennità è riconosciuta ai lavoratori in somministrazione, impiegati presso imprese utilizzatrici operanti nel settore del turismo e degli stabilimenti termali. Lo stesso articolo prevede un altro bonus di 600 euro per i mesi di giugno e luglio per i lavoratori dello spettacolo. Lo stesso bonus è previsto per i lavoratori intermittenti, gli autonomi senza partita iva e i lavoratori stagionali.