Decreto Banche, a che punto siamo (intanto è fiducia)

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di Viola Contursi

ROMA (Public Policy) – Il decreto Salva banche venete, che fa da cornice al salvataggio, riceverà questa settimana il via libera in prima lettura da parte della Camera, con fiducia.

Il Governo, tra le proteste del Movimento 5 stelle, ha posto infatti la questione di fiducia sul testo uscito dalla commissione Finanze, ovvero il testo intonso come uscito dal Cdm ma con l’innesto del dl Bond, inserito con l’unico emendamento approvato dalla VI commissione.

Sesta commissione che giovedì scorso, intorno alle 17, con un 80% di emendamenti (546 quelli da votare) ancora non esaminati, ha deciso di concludere i lavori e votare comunque il mandato al relatore Giovanni Sanga (Pd), respingendo tutti gli emendamenti per l’aula.

Compreso un emendamento dello stesso Sanga che ampliava la platea dei risparmiatori da rimborsare, prevedeva una disciplina più rigida per la condanna degli amministratori di Veneto banca, Popolare di Vicenza e altri istituti eventualmente in crisi, ed evitava il bail-in anche per le casse previdenziali private.

I 5 stelle hanno esposto in aula un grosso striscione con su scritto “#ladridirisparmi” e hanno mostrato dei salvadanai urlando “ladri, ladri” verso i banchi del Governo.

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@VioC