ROMA (Public Policy) – Rispetto al punto di partenza è rimasto l’accesso di Ilva alla procedura di amministrazione straordinaria e i poteri straordinari attribuiti al commissario per attuare l’Aia. Per il resto sono molte le modifiche intervenute in Senato al dl Ilva, approvato a Palazzo Madama, e che arriva alla Camera sostanzialmente blindato, anche alla luce della scadenza ravvicinata (6 marzo).
FINANZIAMENTO FINO A 400 MLN. IN ATTESA DELLA NEWCO
Una delle modifiche principali è quella apportata con un emendamento del governo in base al quale ‘l’organo commissariale di Ilva è autorizzato a stipulare finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato’. Le risorse sono destinate alla ‘realizzazione degli investimenti necessari al risanamento ambientale, nonché di quelli destinati ad interventi a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, formazione e occupazione, nel rispetto della normativa dell’Unione europea’.
‘La garanzia dello Stato – prevede ancora l’emendamento – è a prima richiesta, esplicita incondizionata e irrevocabile. È istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia un fondo a copertura delle garanzie dello Stato concesse ai sensi della presente disposizione, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2015. È autorizzata, allo scopo, l’istituzione di una apposita contabilità speciale su cui confluiscono le predette risorse’. Si tratta di una prima iniezione finanziaria, in attesa sia della newco che prenderà in affitto gli stabilimenti Ilva, sia della società di tournaround prevista dal decreto Investment compact che della newco dovrebbe avere la maggioranza.
OK ANCHE AL PASSAGGIO DI 156 MILIONI DA FINTECNA
Confermato il passaggio di risorse da Fintecna alla contabilità dell’amministratore straordinario di Ilva pari a circa 156 milioni. Le commissioni Industria e Ambiente al Senato hanno accolto i rilievi di Cassa depositi e presititi, che controlla il 100% di Fintecna, perchè la liquidazione dell’obbligazione sia ‘carattere definitivo, non soggetta ad azione revocatoria e preclude ogni azione finalizzata al risarcimento del danno ambientale generatosi antecedentemente al 16 marzo 1995’. L’emendamento approvato, in sostanza, solleva Fintecna da ogni responsabilità rispetto a un contenzioso nato con Iri al momento della cessione della Laminati Piani a fronte della messa a disposizione delle risorse.
STOP TRIBUTI, CARTELLE FISCO E RATE MUTUI CREDITORI
Durante l’iter in Senato sono state introdotte diverse misure per aiutare l’indotto del siderurgico tarantino, anche alla luce delle proteste in Puglia che hanno accompagnato il percorso del dl a palazzo Madama. Con un emendamento si sono sospesi i termini dei versamenti di tributi erariali che scadono nel periodo compreso tra la data di entrata in vigore della legge di conversione’ del dl ‘e il 15 settembre 2015’ per le imprese di autotrasporto e per le piccole imprese che vantino crediti nei confronti di Ilva.
Per lo stesso periodo, cioè fino al 15 settembre 2015, ‘sono sospese le procedure esecutive e cautelari’ relative ai tributi stessi. La sospensione non si applica, prevede ancora la modifica, alle ritenute effettuate come sostituti d’imposta. Lo stesso emendamento approvato sospende i termini relativi ai ‘versamenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione ancorché scaduti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione’ del dl Ilva. Le somme non versate per effetto della sospensione ‘sono versate in un’unica soluzione entro il 20 dicembre 2015’. Stop anche le rate dei muti delle Pmi creditrici fino al 2017.
‘Al fine di consentire di rimodulare il piano di ammortamento dei mutui e dei finanziamenti per le piccole e medie imprese che vantano crediti verso imprese che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e che sono ammesse all’amministrazione straordinaria concordano tutte le misure necessarie per sospendere il pagamento della quota capitale delle rate per gli anni dal 2015 al 2017’.
PREDEDUCIBILI CREDITI PMI E PER ATTIVITÀ SICUREZZA
Le commissioni Industria e Ambiente al Senato hanno approvato due diversi emendamenti per dichiarare i crediti ante amministrazione straordinaria di Ilva prededucibili. La modifica specifica che lo sono quelli nei confronti delle pmi e in riferimento, oltre che per il risanamento ambientale, anche per la sicurezza e per la continuità dell’attività degli impianti produttivi essenziali. In sede di drafting queste due modifiche dovrebbero confluire in un solo comma.
35 MLN A FONDO GARANZIA PER AIUTARE INDOTTO
Tra le altre norme per aiutare l’indotto, lo stanziamento di 35 milioni di euro al Fondo di garanzia delle Pmi per sostenere la liquidità delle aziende collegate all’Ilva. Le risorse sono destinate alle imprese creditrici o fornitrici di beni/servizi connessi al risanamento ambientale o funzionali alla continuazione dell’attività di società che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e che siano soggette ad amministrazione straordinaria.
PIÙ SICURO TRASFERIMENTO SOMME SEQUESTRATE AI RIVA
Approvata anche una modifica con cui si autorizza il commissario di Ilva ‘a richiedere il trasferimento delle somme sequestrate’ alla famiglia Riva subentrando nel procedimento in corso. Si tratta di circa 1,2 miliardi sequestrati e al momento ‘fermi’ in Svizzera. ‘A seguito dell’apertura della procedura di amminstrazione straordinaria, l’organo commissariale è autorizzato a richiedere che il giudice procedente disponga l’impiego delle somme sequestrate, in luogo dell’aumento di capitale, per la sottoscrizione di obbligazioni emesse dalla società in amministrazione straordinaria’. Le obbligazioni sono emesse a un tasso di rendimento parametrato a quello mediamente praticato sui rapporti intestati al Fondo unico giustizia.
LE MODIFICHE ALL’AIA: 100% ENTRO AGOSTO 2016
L’Aia dell’Ilva dovrà essere completata entro il 4 agosto 2016. È una delle modifiche apportate in Senato sul Piano ambientale dell’azienda. Il decreto prevedeva che, se entro il 31 luglio prossimo si sarà realizzato almeno l’80% delle prescrizioni ambientali, il restante sarebbe slittato a data da destinarsi. Novità sono state introdotte anche sull’indicazione dell’80%. È stato chiarito, infatti, che l’inidicazione va intesa in senso numerico, mentre nel testo del dl era generica.
5 MLN PER LOTTA A TUMORI MA SENZA POLO ONCO-EMATOLOGIA
La Regione Puglia è autorizzata a ‘effettuare interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura nel settore della onco-ematologia pediatrica nella provincia di Taranto, nei limiti di spesa 500mila euro per l’anno 2015 e di 4,5 milioni per l’anno 2016’. È quanto prevede un testo 2 di un emendamento approvato alle commissioni Industria e Ambiente. inizialmente, era stato presentato un testo che autorizzava la Regione ‘a predisporre un Piano per la realizzazione di un polo di onco-ematologia pediatrica nella provincia di Taranto’.
OK AD ANTICIPO FONDO ROTAZIONE PER SANZIONI UE
In un decreto tutto sommato omogeneo, dedicato all’Ilva e al risanamento di Taranto, ha trovato spazio una norma del tutto estranea. È stato, infatti, autorizzato il Fondo di rotazione per l’attuazione delle Politiche comunitarie ad anticipare le risorse necessarie al pagamento dovuto all’Unione europea in esecuzione di condanne emanate dalla Corte di giustizia dell’Unione europea nei confronti dell’Italia.
‘La norma si rende necessaria in quanto, nell’attuale ordinamento, manca una previsione di carattere generale che assicuri di ottemperare all’obbligo di pagamento entro i termini di scadenza fissati dalle istituzioni comunitarie, con il rischio di incorrere nell’applicazione di interessi moratori’, si legge nella relazione illustrativa. La modifica approvata, inoltre, stabilisce che il Fondo si reintegri delle anticipazioni attraverso il meccanismo della rivalsa nei confronti delle amministrazioni responsabili delle violazioni che hanno determinato la sanzione. ‘C’è urgenza di ottemperare alle sanzioni europee e questo è il primo provvedimento utile’ per inserire la norma, aveva spiegato Claudio De Vincenti, viceministro allo Sviluppo economico, a margine dei lavori a palazzo Madama parlando della norma in questione.
MODIFICHE A DISCARICHE E RIFIUTI
Durante l’iter in commissione è stato approvato un emendamento per favorire il recupero dei residui della produzione dell’impianto Ilva. In sostanza, la modifica punta al recupero delle scorie provenienti dalla fusione in forni elettrici, a combustibile o in convertitori a ossigeno di leghe di metalli ferrosi e dai successivi trattamenti di affinazione e deferrizzazione per la formazione di rilevati, di alvei di impianti di deposito di rifiuti sul suolo, di sottofondi stradali e di massicciate ferroviarie o per riempimenti e recuperi ambientali.
Con un altro emendamento, invece, sono state approvate le modalità di costruzione e di gestione delle discariche, nel perimetro dell’impianto produttivo dell’Ilva di Taranto, per rifiuti non pericolosi e pericolosi. L’emendamento, quindi, ha approvato le proposte presentate il 19 dicembre scorso al ministero dell’Ambiente dal sub commissario di Ilva. Stanziati, infine, 10 milioni di euro ‘per la messa in sicurezza e gestione dei rifiuti radioattivi in deposito nell’area ex Cemerad nel comune di Statte, in provincia di Taranto. (Public Policy) FRA