Decreto Migranti e Costituzione: tutto in regola, dice il Governo

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ROMA (Public Policy) – In merito al rito camerale, previsto dal dl Migranti – già approvato dal Senato e ora all’esame della Camera (il Governo ha posto ieri la questione di fiducia anche a Montecitorio) – “di recente la Cassazione civile ha escluso profili di incostituzionalità quanto a violazione dei diritti di difesa e ad un giusto processo“.

A dirlo il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, nel corso della discussione generale sul dl Migranti, in aula a Montecitorio.

“Basti ricordare – ha proseguito Ferri – che l’attuazione del modello di giusto processo europeo è rimessa al legislatore ordinario nazionale al quale spetta declinare il principio di pubblicità nell’ambito delle diverse procedure giudiziali. Il principio di oralità va, inoltre, interpretato nell’ottica del principio del contraddittorio“, che ha “copertura costituzionale”.

Inoltre, rispetto al decreto, “sono state ampliate le ipotesi in cui il tribunale deve disporre l’udienza: se la videoregistrazione non è disponibile; se l’interessato abbia richiesto udienza e ciò sia ritenuto essenziale ai fini del decidere; se l’impugnazione si fonda su elementi di fatto non dedotti nella procedura di primo grado”.

“Il ricorso per Cassazione – ha detto ancora Ferri, concludendo – costituisce l’ultima garanzia di legittimità imprescindibile, a maggior ragione in materia di diritti soggettivi così delicata”. (Public Policy) MAD