Decreto Pa bis, dal Csc ai ministeri: le novità

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di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Da una nuova categoria di lavoratori che potrà fare ingresso in Italia al di fuori delle quote previste dal decreto Flussi a una serie di assunzioni che riguardano ministeri come quello del Lavoro, della Cultura, dell’Interno e dell’Economia. Dalle modifiche (entrambe al centro di forti critiche da parte delle opposizioni) che si occupano di Assoprevidenza e dell’organizzazione del Centro sperimentale di cinematografia (Csc) alla previsione di una cabina di regia al Mef sulla dismissione del patrimonio immobiliare.

Con 193 voti favorevoli, 99 contrari e 3 astenuti l’aula della Camera ha approvato lunedì la questione di fiducia posta dal Governo sul dl Pa bis (o dl Assunzioni-Sport). Il provvedimento, dopo il voto finale, è stato trasmesso al Senato per ricevere il via libera definitivo. 

Il dl è stato modificato in più parti durante l’esame nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. In particolare nel giro di pochi giorni sono stati presentati numerosi emendamenti sia da parte del Governo che da parte dei relatori. Una proposta depositata dallo stesso Esecutivo, che puntava a modificare la struttura del Mic, è stata ritirata dopo le accese proteste delle opposizioni. 

Ma vediamo le principali novità approvate durante l’iter a Montecitorio: 

MODIFICA SU INGRESSI PER LAVORO FUORI DA QUOTE 

Arriva una nuova categoria di lavoratori che potrà fare ingresso in Italia al di fuori delle quote stabilite con il decreto Flussi. La proposta di modifica approvata dalle commissioni di Montecitorio va a toccare l’articolo 27 del testo unico sull’immigrazione. 

In particolare viene inserita nell’elenco dei casi particolari di ingresso anche la categoria deI lavoratori che siano stati dipendenti, “per almeno dodici mesi nell’arco dei quarantotto mesi antecedenti alla richiesta, di imprese, aventi sede in Italia, ovvero di società da queste partecipate, così come rivenienti dall’ultimo bilancio consolidato, operanti nei Paesi extracomunitari, ai fini del loro impiego nelle sedi delle suddette imprese o società presenti nel territorio italiano”. Il nulla osta al lavoro per questa categoria sarà sostituito da una comunicazione da parte del datore di lavoro della proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato.

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@ri_piero