di Valentina Pigliautile
ROMA (Public Policy) – Risorse per la ripresa dei territori del Centro Italia terremotati ma anche norme per favorire la ricostruzione, attraverso lo snellimento delle procedure. E ancora: disposizioni per la stabilizzazione del personale della ricostruzione e per favorire la ripresa scolastica, come la deroga al numero massimo e minimo di studenti per classe. Sono solo alcune delle novità contenute nel dl Ricostruzione, approvato mercoledì dal Senato e atteso ora alla Camera per il secondo passaggio parlamentare.
Vediamo, nel dettaglio, le principali modifiche apportate al testo durante l’esame in commissione e in aula.
LE RISORSE PER LA RIPRESA
In arrivo risorse per la ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria). Nel dettaglio, le risorse finanziarie della contabilità speciale aperta presso la tesoreria statale, in capo al Commissario straordinario, vengono estese sia alla ricostruzione che alla ripresa economica delle aree terremotate. Le attività connesse alla ripresa economica, si specifica, potranno essere finanziate esclusivamente con risorse diverse da quelle destinate alla ricostruzione.
I COMUNI DESTINATARI DEI CONTRIBUTI
Verso l’allargamento della platea di coloro a cui si potrà applicare la procedura per la verifica dei titoli edilizi necessari per il rilascio dei contributi per la ricostruzione privata nei territori dell’Italia centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017: l’autorizzazione degli interventi di ricostruzione di edifici privati in tutto o in parte lesionati, crollati o demoliti, realizzati con Scia edilizia interesserà non solo gli edifici o immobili danneggiati nei Comuni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dal sisma del 24 agosto 2016 ma anche quelli presenti in altri Comuni delle Regioni in questione che dimostrino – su richiesta degli interessati – il nesso di causalità diretto tra i danni riportati e gli eventi sismici in questione.
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