BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea ha aperto mercooledì una procedura d’infrazione contro Italia e Francia per non aver recepito correttamente la direttiva sulle discariche (direttiva 1999/31/CE, modificata dalla direttiva Ue 2018/850).
La direttiva sulle discariche stabilisce i requisiti per le discariche al fine di prevenire gli effetti negativi sulla salute umana, sull’acqua, sul suolo e sull’aria. In base a questa direttiva, gli Stati membri devono adottare misure per garantire che vengano messi in discarica solo i rifiuti sottoposti a trattamento. La direttiva sulle discariche fissa l’obiettivo di ridurre il conferimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% entro il 2035; vieta, a partire dal 2030, il conferimento in discarica dei rifiuti idonei al riciclaggio o ad altri tipi di recupero; e stabilisce le regole per calcolare il completamento dell’obiettivo di riduzione delle discariche.
L’Italia, tra l’altro – spiega la Commissione in una nota – non ha definito correttamente: che i rifiuti sottoposti a incenerimento devono essere segnalati come smaltiti in discarica; il tipo di rifiuti che possono essere inviati in una discarica per rifiuti pericolosi; le specifiche per lo stoccaggio temporaneo del mercurio metallico. Inoltre, l’Italia non ha recepito correttamente alcune delle prescrizioni relative al monitoraggio dei gas e al campionamento delle acque sotterranee nelle discariche. La Francia non ha recepito le norme sul calcolo del raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei rifiuti urbani collocati in discarica.
La Francia e l’Italia hanno ora due mesi di tempo per rispondere e risolvere le carenze segnalate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere andare avanti con la procedura ed emettere un parere motivato.