DIRITTI GAY, L’ASSOCIAZIONE “CERTI DIRITTI” LANCIA LA SOTTOSCRIZIONE #MIMPEGNO

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(Public Policy) – Roma, 19 feb – Nelle coppie omosessuali i
partner devono avere il diritto di adottare i figli dei
compagni, cosi come avviene per le coppie eterosessuali non
sposate. È quanto ha deciso oggi la Corte europea dei
diritti umani, con una sentenza scritta arrivata dopo un
ricorso presentato da una coppia di donne austriache.

La sentenza definitiva emessa dalla Grande camera della
Corte di Strasburgo, riguarda l’Austria, ma i principi (non
l’obbligo di tradurli in legge però) valgono per tutti gli
altri 46 Stati membri del Consiglio d’Europa. Nella sentenza
la Corte afferma che l’Austria ha violato i diritti dei
ricorrenti perché li ha discriminati sulla base
dell’orientamento sessuale dei partner.

Anche in Italia la sentenza sta facendo discutere, mentre
l’associazione vicina ai Radicali “Certi Diritti” ha
lanciato la sottoscrizione “Io mi impegno” (su Twitter con
l’hashtag #mimpegno), rivolta soprattutto ai candidati alle
prossime elezioni. I firmatari si impegnano a “lavorare,
dentro e fuori il Parlamento, affinché si realizzino sette
proposte” per il riconoscimento dei diritti civili Lgbt
(Lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Italia.

#1: DIRITTO DELLE FAMIGLIE
Il Parlamento italiano deve affrontare e portare a termine
una riforma complessiva del diritto di famiglia. La riforma,
chiede l’associazione, deve introdurre per il matrimonio
civile l’irrilevanza dell’orientamento sessuale, le adozioni
anche per le coppie omosessuali, l’unificazione dei
procedimenti di separazione e divorzio e la possibilità di
fare testamento biologico.

#2: INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SESSUALITÀ
“Ciascuno di noi – scrive Certi diritti – deve poter avere
le informazioni e gli stimoli necessari perché la libertà di
cui gode, negli affetti e nei comportamenti, sia
responsabile e rispettosa, di se e degli altri”. I firmatari
s’impegnano a istituire corsi di educazione sessuale nelle
scuole e nei luoghi di lavoro.

#3: UNA LEGGE SUI CRIMINI D’ODIO
“L’Italia ha bisogno di una legge – si legge – contro i
crimini d’odio”, che vanno dai maltrattamenti alle violenze.
Crimini verso persone per motivi connessi all’identità
fisica e psichica, sessuale, religiosa, di nazionalità e di
origine etnica.

“È necessario – continuano – che l’Italia si doti di un
osservatorio permanente per il monitoraggio di questo
fenomeno. Così come crei una organizzazione indipendente che
sappia superare la sia pur positiva, ma non sufficiente,
esperienza dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni
razziali; Ndr)”.

#4: REGOLAMENTARE LA PROSTITUZIONE
Superamento della legge Merlin (20 febbraio 1958 n.75;
decise per l’abolizione delle case di tolleranza) e
approvazione di un nuovo provvedimento che tenga conto dei
principi di libertà e autodeterminazione di chi intende
prostituirsi, garantendone sicurezza e condizioni di vita.
Inoltre la nuova legge deve garantire, scrive
l’associazione, “iniziative contro ogni forma di riduzione
della libertà personali, di tratta o di induzione alla
prostituzione di minori”.

#5: LEGGE PER PERSONE TRANS E INTERSESSUALI
Riforma della legge 164 del 1982, introduzione del concetto
di identità di genere e le condizioni transessuali e
intersessuali ad esso connesse. Semplificazione delle
procedure di rettifica del genere e del nome sui documenti.
In ultimo, l’associazione chiede che gli interventi
chirurgici per il cambio di genere vengano coperti dal
servizio sanitario nazionale.

#6: SUI DIRITTI SESSUALI
Promozione dei diritti umani nel panorama internazionale, a
partire da quelli connessi al genere e all’orientamento
sessuale, anche all’interno delle organizzazioni di cui fa
parte l’Italia (Unione europea e Onu in primis).

#7: INIZIATIVE PER LA PREVENZIONE
L’ultimo impegno che l’associazione chiede ai membri del
prossimo Parlamento è la promozione della salute e la
prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse,
attraverso la creazione di programmi specifici da inserire
nelle politiche sanitarie. (Public Policy)

SOR