ROMA (Public Policy) – Questa settimana dovrebbero iniziare nelle commissioni Industria e Ambiente del Senato le votazioni sui circa 550 emendamenti presentati al dl Asset.
Tra questi c’è quello del Governo che fa confluire il decreto Tim (il Pd chiede che venga ritirato) e soprattutto ci sono gli 11 di Forza Italia che puntano a modificare la norma sulla tassa sugli extraprofitti. Norma fortemente criticata dall’Abi e anche dalla Bce. In particolare Forza Italia chiede che la tassa sia esclusa sui Btp, per le piccole banche (Bcc e popolari), che si specifichi meglio che sia una tantum e valga solo per il 2023. Su questo qualche ritocco dovrebbe arrivare, anche se FdI tiene il punto. E il ritocco dovrebbe essere affidato a un emendamento di Governo o relatori.
Visti i tempi stretti (26 approdo in aula e poi passaggio alla Camera per il via libera definitivo entro il 9 ottobre), è quasi scontata, da parte del Governo, l’apposizione della fiducia in entrambe le Camere.
Tra gli emendamenti presentati, anche un altro di Forza Italia che chiede di prorogare il superbonus per interventi effettuati su condomini (o in appartementi dello stesso edificio) fino al 30 giugno 2024, nella percentuale spettante al 31 dicembre 2023, a condizione che, alla stessa data, siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Fratelli d’Italia invece punta a rivedere al ribasso il numero di licenze taxi da incrementare in via eccezionale nelle grandi città italiane. Il dl approvato dal Governo autorizza i capoluoghi di Regione, i capoluoghi di città metropolitane e i Comuni sede di aeroporto internazionale a incrementare il numero delle licenze, in misura non superiore al 20% delle licenze già rilasciate, tramite un concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso, di nuove licenze da assegnare ai soggetti in possesso di licenza. FdI punta a rivedere il valore del 20% al 15% o al 10%. L’eventuale quota restante (quindi rispettivamente il 5% e il 10%) sarebbe assegnata scorrendo la graduatoria ma solo eventualmente, cioè se, trascorsi sei mesi dalla messa in servizio delle nuove licenze, “le autorità competenti ne ravvisino la comprovata necessità a seguito di persistente domanda del servizio non adeguatamente soddisfatta”.
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VIC-FRA