di Valentina Pigliautile
ROMA (Public Policy) – Più tempo alle autocandidature degli enti territoriali e della Difesa per ospitare il Deposito nucleare dei rifiuti radioattivi. Ma anche la nomina del presidente della Sicilia a commissario straordinario per la gestione dei rifiuti nell’isola, con la possibilità di autorizzare anche nuovi impianti di termovalorizzazione. E poi modifiche alla disciplina dei Raee e l’estensione dell’esenzione Imu per il 2024 sulle case inagibili nei territori umbri colpiti dal sisma del 2023. Sono queste alcune delle novità incluse nel dl Energia bis, dopo l’esame in sede referente nelle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera.
Salta, alla fine, il contributo a carico dei titolari di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW. La disposizione contenuta nella versione iniziale del decreto introduceva un contributo annuo pari a 10 euro per ogni chilowatt di potenza degli impianti di energia prodotti da fonti rinnovabili, per i primi tre anni dalla data di entrata in esercizio, a carico dei titolari di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di potenza superiore a 20 kW, che avvero acquisito il titolo per la costruzione degli impianti medesimi nel periodo intercorrente tra il l° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2030, da versare al Gse.
Niente da fare nemmeno sul tema del rinnovo automatico delle concessioni idroelettriche, senza gare, oggetto di una serie di emendamenti prima presentati e poi ritirati dai gruppi di maggioranza, anche sulla scorta delle osservazioni del ministro Fitto, secondo cui tali norme si porrebbero in contrasto con gli obiettivi Ue. Il tema molto probabilmente sarà riproposto nel corso dell’esame del dl Milleproroghe.
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@_ValPigliautile