DL FARE, IL GOVERNO RECUPERA RISORSE DA DEBITI SSN PER DISAVANZO REGIONI

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DL FARE

foto La Presse

LO PREVEDE L’EMENDAMENTO DELL’ESECUTIVO AL DECRETO PER LA CRESCITA

(Public Policy) – Roma, 12 lug – I soldi stanziati dallo
Stato per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio
sanitario nazionale e che non sono stati richiesti entro il
31 maggio, possono essere assegnati alle Regioni che hanno
ricevuto una diffida dal Governo e che devono rientrare del
disavanzo di gestione.

Lo prevede un emendamento, presentato ieri sera dal Governo al
dl Fare, nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera.
Un emendamento presentato dall’esecutivo al suo stesso provvedimento,
appena all’inizio della trattazione alla Camera, e che punta
a modificare una legge (sul pagamenti dei debiti Pa) varata
un mese fa.

Lo stesso emendamento dà più tempo alle Regioni, spostando
il termine dal 30 giugno al 15 luglio (già la legge di
conversione del decreto debiti Pa l’aveva spostato dal 31
maggio al 30 giugno), per provvedere al ripianamento del
disavanzo di gestione.

COSA DICE L’EMENDAMENTO
Nell’emendamento del Governo, che aggiunge l’articolo 3 bis
al dl Fare, si legge: “Le risorse per il pagamento dei
debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale e non
richieste dalle regioni entro il 31 maggio 2013, possono
essere assegnate, con decreto di aggiornamento del decreto
direttoriale” definito dalla legge di conversione del dl
debiti Pa “alle Regioni che ne fanno richiesta entro il 30
giugno 2013, prioritariamente in funzione dell’adempimento
alla diffida prevista dall’articolo 1, comma 174, della
legge 30 dicembre 2004, n. 311”, ovvero in caso di
squilibrio economico-finanziario.

L’emendamento aggiunge anche il comma 1 bis all’articolo 1
del dl Fare in cui si legge: “Restano validi gli atti e i
provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti
prodottisi ed i rapporti giuridici sorti sulla base delle
norme del decreto-legge 24 giugno 2013, n. 74, recante
misure urgenti per i pagamenti dei debiti degli enti del
Servizio sanitario nazionale, non convertite in legge”.

I LAVORI NELLE COMMISSIONI DELLA CAMERA
Dopo che ieri sera le commissioni Bilancio e Affari
Costituzionali della Camera hanno espresso il parere sugli
emendamenti inamissibili (806 su 2.300 presentati) e oggi
alle 9 è scaduto il termine per i ricorsi, la seduta delle
commissioni congiunte riprenderà alle 11 con l’ufficio di
presidenza e alle 12.30 con la discussione dei ricorsi.

Sempre alle 12.30 scade il termine per la presentazione dei
subemendamenti all’emendamento 3.05 del governo. Dopodiché
la discussione del dl Fare dovrebbe riprendere lunedì alle
17. (Public Policy)

VIC