Dl Ministeri, via libera Camera: le novità dal turismo al Mite

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Il settore del turismo, dopo anni di rischieste da parte delle associazioni, avrà un ministero ad hoc. Quello dell’Ambiente, invece, cambia nome e diventa della Transizione ecologica con alcune funzioni in più in tema di energia e trivelle. Nascono due nuovi comitati interministeriali: quello per la Transizione digitale e il secondo per la Transizione ecologica con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali.

Queste le principali novità contenute nel decreto Ministeri, approvato giovedì in prima lettura dell’aula della Camera. Il provvedimento è stato esaminato in sede referente dalla commissione Affari costituzionali, che lo ha modificato approvando alcuni emendamenti. Il testo ora passa all’esame del Senato.

Vediamo nel dettaglio le norme contenute nel decreto:

IL NUOVO MINISTERO DEL TURISMO

Il primo articolo del decreto istituisce il ministero del Turismo. Vengono quindi scorporate le funzioni in materia di turismo dal ministero per i Beni culturali per trasferirle ad un dicastero ad hoc. Viene così aumentato il numero complessivo dei ministeri da 14 a 15. Di conseguenza viene modificata la denominazione del Mibact: si chiamerà ministero della Cultura.

MITE E NUOVE COMPETENZE ENERGIA

Inoltre, viene istituito il ministero della Transizione ecologica, come voluto dal Movimento 5 stelle, che sostituisce il ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Con il cambio di nome sono state accorpate le funzioni del vecchio ministero con quelle in materia di politica energetica e mineraria svolte dal Mise.

Sono queste le competenze che passeranno dal Mise al Mite: definizione degli obiettivi e delle linee di politica energetica e mineraria nazionale e provvedimenti ad essi inerenti; rapporti con organizzazioni internazionali e rapporti comunitari nel settore dell’energia, ferme restando le competenze del presidente del Consiglio e del ministero degli Affari esteri, compresi il recepimento e l’attuazione dei programmi e delle direttive sul mercato unico europeo in materia di energia; attuazione dei processi di liberalizzazione dei mercati energetici e promozione della concorrenza nei mercati dell’energia e tutela dell’economicità e della sicurezza del sistema.

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@ricci_sonia