di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – Aumentano gli obblighi di motivazione in caso di utilizzo delle “nuove” intercettazioni giudiziarie, ovvero i captatori informatici (cosiddetti Trojan), proroga della scadenza per la consegna delle firme per i referendum, modifica della nomina a capo di stato maggiore della Difesa e proroga del versamento dell’Irap.
Sono questi i contenuti principali contenuti nel dl Proroghe-Irap che l’assemblea della Camera ha approvato mercoledì con il voto di fiducia, in prima lettura.
Vediamo nel dettaglio tutti i contenuti:
TABULATI TELEFONICI
Il primo articolo del testo modifica il Codice della privacy, per circoscrivere l’accesso ai dati di traffico telefonico e telematico a fini delle indagine penali, consentendolo solo per gravi o specifici reati e richiedendo sempre l’autorizzazione o la convalida del giudice. L’intervento normativo dà seguito a una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea.
Durante l’esame in commissione Affari costituzionali sono state introdotte alcune modifiche al testo, inserendo una disposizione che sanziona con l’inutilizzabilità l’acquisizione dei dati di traffico in violazione di legge ed introducendo una disciplina transitoria relativa ai dati di traffico acquisiti prima dell’entrata in vigore del decreto legge, prevedendo che tali dati potranno essere utilizzati a carico dell’imputato solo unitamente ad altri elementi di prova e per l’accertamento dei gravi o specifici reati.
Un’ulteriore modifica riguarda il contenuto del decreto del giudice che autorizza le intercettazioni mediante captatore informatico (i cosiddetti trojan), prevedendo che le ragioni che rendono necessaria tale modalità per lo svolgimento delle indagini debbano essere “specifiche”.
REFERENDUM
Uno degli argomenti che più hanno fatto discutere sicuramente è quello relativo al tema dei referendum. Il provvedimento governativo, fin da subito, ha prorogato dal 30 settembre al 31 ottobre 2021 il termine per il deposito delle sottoscrizioni e dei certificati elettorali dei sottoscrittori in Cassazione da parte dei promotori delle richieste di referendum abrogativi annunciate nella Gazzetta ufficiale dal 15 giugno 2021 al 30 settembre 2021. Una norma che riguarda in particolare il referendum sulla legalizzazione della cannabis. Durante i lavori della commissione sia la Lega sia Fratelli d’Italia hanno chiesto di stralciare la disposizione presentando un emendamento soppressivo, respinto dopo un lungo dibattito.
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@ricci_sonia
(foto cc Camera dei deputati/Flickr)