di Riccardo Pieroni
ROMA (Public Policy) – Riscrittura della – contestata – norma sui rave, rinvio delle multe per i non vaccinati e modifiche alla disciplina dell’ergastolo ostativo. Sono queste alcune delle principali modifiche apportate al dl Rave-Covid durante il passaggio nella commissione Giustizia al Senato e nell’aula di Palazzo Madama. Il provvedimento – si tratta del primo decreto legge approvato in Consiglio dei ministri dal Governo Meloni – interviene su più temi: sicurezza, giustizia e sanità.
Nel corso del suo primo passaggio parlamentare è stato modificato in più parti. Vediamo le principali novità:
RISCRITTA NORMA SUI RAVE
Come dicevamo viene riscritto l’articolo 5 dedicato ai rave – al centro di critiche e polemiche – con un emendamento presentato dal Governo, messo a punto dal ministero della Giustizia. “Chiunque organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati” – prevede l’emendamento approvato – al fine di “realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e la multa da euro 1.000 a euro 10.000, quando dall’invasione deriva un concreto pericolo per la salute pubblica o per l’incolumità pubblica a causa della inosservanza delle norme in materia di sostanze stupefacenti ovvero in materia di sicurezza o di igiene degli spettacoli e delle manifestazioni pubbliche di intrattenimento, anche in ragione del numero dei partecipanti ovvero dello stato dei luoghi”.
Inoltre “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato” nonché di “quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione o di quelle che ne sono il prodotto o il profitto”. Con la proposta approvata in commissione vengono eliminati i riferimenti al Codice antimafia e alle misure di prevenzione.
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@ri_piero