Donne e infanzia, in attesa di 5 attuativi: 90 milioni fermi

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ROMA (Public Policy) – Sono tutti legati a fondi e risorse da ripartire i cinque attuativi ancora non adottati dalla ministra per la Famiglia e le pari opportunità, Elena Bonetti. Si tratta di quattro dm e di un dpcm da cui dipende lo sblocco di circa 90 milioni di euro. Lo apprende Public Policy sulla base dei dati disponibili nell’Ufficio del programma di Governo a Palazzo Chigi. Secondo il cronoprogramma pubblicato dallo stesso ufficio, nessuno di questi atti sarà adottato entro l’anno.

Vediamo nel dettaglio i provvedimenti attesi:

CONCILIAZIONE TEMPI LAVORO-FAMIGLIA PER DONNE

L’ultima legge di Bilancio ha stanziato 50 milioni per sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e favorire la conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia. Saranno valorizzate le misure organizzative adottate dalle imprese per favorire il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo il parto. Il dm del ministro Bonetti definirà le modalità di attribuzione delle risorse. Servirà il concerto del Mef e l’intesa in Conferenza unificata.

FONDO NAZIONALE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA 

Il dl Ministeri del Governo Draghi ha posto in capo al ministro per la Famiglia la competenza sul fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Le risorse del fondo sono così trasferite dallo stato di previsione del ministero del Lavoro al bilancio della presidenza del Consiglio dei ministri. Il riparto del fondo tra le Regioni e i Comuni deve avvenire ora con dm di concerto con i ministri del Lavoro, dell’Interno, dell’Economia e delle finanze, della Giustizia, sentite la Conferenza Stato-Regioni e le commissioni parlamentari competenti. La dotazione del fondo per il 2021 è pari a 28,8 milioni di euro.

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MDV