di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Regole più severe per la pubblicità mirata, divieto di interfacce manipolatorie, possibilità per gli utenti di chiedere risarcimenti e una norma ad hoc per la gestione delle crisi. Sono alcune delle novità introdotte nel regolamento sul Digital services act (Dsa), secondo l’accordo raggiunto venerdì notte tra i colegislatori, che ora dovrà essere confermato dal Parlamento e dal Consiglio Ue.
La legge sui servizi digitali, che consente di sancire il principio secondo cui ciò che è illegale offline deve esserlo anche online, mira a proteggere lo spazio digitale dalla diffusione di beni, contenuti e servizi illegali e a garantire la protezione dei diritti fondamentali degli utenti. Gli obblighi imposti sono proporzionati alla natura e alla portata dell’impatto intermediario, in particolare in funzione del numero di utenti che utilizzano il servizio. Le piattaforme di dimensioni molto grandi o i motori di ricerca di dimensioni molto grandi saranno pertanto soggetti a obblighi più rigorosi a seconda del numero di utenti che utilizzano i loro servizi.
Ecco i principali contenuti del regolamento, che era stato proposto dalla Commissione Ue a dicembre 2020:
AMBITO APPLICAZIONE
La legge sui servizi digitali, che stabilisce un quadro giuridico orizzontale, si applica ai servizi intermediari quali quelli offerti da prestatori di servizi di hosting, motori di ricerca, piattaforme e mercati online. Nell’ambito di questi servizi intermediari, tra le piattaforme e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi si opera una distinzione quando tali servizi sono utilizzati da oltre 45 milioni di utenti attivi al mese nell’Ue.
START UP
Al fine di salvaguardare lo sviluppo delle start-up nel mercato interno, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno convenuto che le microimprese e le piccole imprese con meno di 45 milioni di utenti attivi al mese nell’Ue sono esentate da alcuni nuovi obblighi.
La Commissione seguirà da vicino i potenziali effetti economici dei nuovi obblighi sulle piccole imprese.
GOVERNANCE
Per garantire un’attuazione efficace e uniforme degli obblighi della legge sui servizi digitali, il Consiglio e il Parlamento hanno deciso di conferire alla Commissione il potere esclusivo di vigilare sulle piattaforme e sui motori di ricerca di dimensioni molto grandi per quanto riguarda gli obblighi specifici a questo tipo di operatori.
I principali operatori digitali saranno quindi controllati a livello europeo grazie allo sviluppo di competenze in seno alla Commissione e in collaborazione con gli Stati membri. Per finanziare le attività di vigilanza della Commissione europea sugli operatori di dimensioni molto grandi, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio per creare un meccanismo di commissioni annuali da imporre a tali operatori, direttamente collegato ai compiti della Commissione.
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@Naffete