(Public Policy) – Roma, 1 ago – (di Sonia Ricci e Viola
Contursi) Dal 2014 ecobonus anche per gli interventi di
adeguamento antisismico, per la rimozione dell’amianto e per
gli impianti di depurazione delle acque contaminate da
arsenico e non solo per gli interventi di efficientamento
energetico degli edifici. E gli ecoincentivi dovranno essere
stabilizzati definendo (entro il 31 dicembre 2013) ‘le
misure e gli incentivi selettivi di carattere strutturale’,
finalizzati a favorire la realizzazione di interventi di
efficienza energetica.
E ancora: trovata anche la copertura alternativa
all’aumento dell’Iva (che rimane al 4%) sugli allegati ai
libri scolastici e professionali. Rimangono, invece, gli
aumenti Iva sugli allegati editoriali (al 21%) e sui
prodotti venduti dai distributori automatici (al 10%).
Questi i provvedimenti più importanti contenuti nel decreto
Efficienza energetica (su ecobonus e bonus casa), che ha
ricevuto oggi il via libera, all’unanimità, del Senato. Il
decreto era stato già approvato dal Senato il 3 giugno
scorso ed è poi passato alla Camera che lo ha licenziato in
seconda lettura mercoledì scorso.
Il decreto originario proroga al 31 dicembre 2013, per le
singole abitazioni, e al 30 giugno 2014, per i condomini,
l’ecobonus per l’efficientamento energetico degli edifici
(aumentato dal 55% al 65% e da ripartire in dieci anni) e
quello per le ristrutturazioni (al 50% da ripartire in
cinque anni). Inserisce inoltre un bonus del 50% per
l’acquisto di mobili a seguito di ristrutturazione.
Con le modifiche introdotte, saranno previsti ecobonus
anche per i grandi elettrodomestici (di classe non inferiore
ad A+), per l’installazione di impianti di riscaldamento con
pompe di calore, tramite caldaie o condizionatori (da
restituire in 10 anni con una rata ogni anno), e per i
lavori di ristrutturazione antisismica.
ECOBONUS PER INTERVENTI ANTISISMICI
La modifica introdotta dalla Camera sull’antisismica
prevede l’estensione delle detrazioni dal 2014 in poi, con
l’obiettivo della stabilizzazione degli sgravi del 65% per
la messa in sicurezza delle costruzioni adibite ad
abitazioni principali e dei capannoni industriali nelle zone
sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2 secondo la
classificazione della Protezione civile).
Le detrazioni del 65% delle spese per l’adeguamento
preventivo – quindi non ricostruttivo dopo un terremoto –
saranno spalmate in 10 anni, così come avviene per le
detrazioni per l’efficienza energetica.
DEPURAZIONE DELLE ACQUE
Gli incentivi all’efficienza riguarderanno anche
‘l’installazione di impianti di depurazione delle acque da
contaminazione di arsenico di tipo domestico, produttivo e
agricolo nei comuni dove è stato rilevato il superamento del
limite massimo di tolleranza stabilito’, ovvero ‘dove i
sindaci sono stati costretti ad adottare misure di
precauzione o di divieto all’uso di acqua per i diversi
impieghi’. Anche questa detrazione fiscale verrà
stabilizzata dal 31 dicembre 2013.
BONUS PER SCHERMATURE SOLARI E RIMOZIONE AMIANTO
Si estendono i bonus ‘alle schermature solari, alla
micro-cogenerazione e la micro-trigenerazione per il
miglioramento dell’efficienza energetica, nonché interventi
per promuovere l’efficientamento idrico e per la
sostituzione delle coperture di amianto negli edifici’.
La detrazioni di imposta previste per i lavori di
efficientamento energetico (65%) e di ristrutturazione
edilizia (55%), dal 2014 saranno anche a beneficio dei
lavori di rimozione dell’amianto dagli edifici.
BONUS MOBILI ANCHE PER GRANDI ELETTRODOMESTICI
Il bonus mobili al 50% è stato esteso anche all’acquisto di
grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per
i forni). In pratica se si ritrutturerà casa, o parte di
essa, si potrà anche avere uno sgravio fiscale in cinque
anni per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici
(come frigo, lavastoviglie, lavatrice), per un massimo di
spesa di 10mila euro. Se si spenderanno 10mila euro, quindi,
si potranno riavere, con cinque rate in cinque anni, 5mila
euro.
ECOBONUS ANCHE PER INSTALLAZIONE POMPE CALORE
Altra modifica apportata dal Senato è stata l’estensione
dell’ecobonus al 65% (da restituire in 10 anni con una rata
ogni anno) anche per l’installazione di impianti di
riscaldamento tramite pompe di calore (quindi sia caldaie
che condizionatori).
Il governo ha presentato proprio oggi un emendamento, approvato
dall’Aula, che elimina dal testo l’esenzione prevista inizialmente
per gli ‘interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento
con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a
bassa entalpia nonché delle spese per la sostituzione di
scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore
dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria’.
Il governo stima di spendere per questi ecobonus aggiuntivi
200mila euro nel 2014, 2,2 milioni di euro nel 2015 e 1,4
milioni di euro dal 2016 al 2024. Spese coperte tramite il
taglio ai fondi del ministero dello Sviluppo economico.
BANCA DATI SVILUPPO RINNOVABILI PRESSO GSE
È stata anche predisposta una banca dati nazionale presso
il Gse (Gestore dei servizi energetici) per monitorare
sviluppo e costi della produzione di energia da fonti
rinnovabili.
OK TUTELA PATRIMONIO ARTISTICO CON ECOBONUS
Un emendamento dei 5 stelle approvato in Aula al Senato
stabilisce inoltre che gli edifici tutelati a fini culturali
e paesaggistici potranno utilizzare le misure di
riqualificazione energetica quando il rispetto della
prescrizione ‘non implichi un’alterazione inaccettabile del
loro carattere o aspetto, con riferimento proprio a quella
caratteristiche che rendono il bene di particolare pregio
artistico, architettonico e paesaggistico’.
NUOVE REGOLE PER IMPIANTI TERMICI
Il Senato ha anche approvato una modifica secondo cui gli
‘impianti termici negli edifici costituiti da più unità
immobiliari, qualora oggetto di nuovi interventi, devono
essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi
di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra
il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla
regolamentazione legislativa e dalla normativa tecnica
vigente’ in caso di nuove installazioni di impianti termici;
ristrutturazioni di impianti termici centralizzati;
ristrutturazioni della totalità degli impianti termici
individuali appartenenti ad uno stesso edificio;
trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti
individuali.
A GIUGNO 2014 PIANO PER EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO
Viene anticipata inoltre al 30 giugno 2014 la realizzazione
di un piano per aumentare il numero degli edifici a energia
quasi zero.
Si anticipa al 30 giugno 2014, al posto della precedente
scadenza del 31 dicembre 2014, la realizzazione, ‘con
decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto
con i ministri per la Pubblica amministrazione e la
semplificazione, della Coesione territoriale, dell’Economia
e delle finanze, delle Infrastrutture e dei trasporti,
dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e con
il ministro della Salute e il ministro dell’Istruzione,
dell’università e della ricerca, con il parere della
Conferenza unificata’ di un ‘Piano d’azione destinato ad
aumentare il numero di edifici a energia quasi zero’. Il
piano, viene disposto nel decreto, verrà poi ‘trasmesso alla
Commissione europea’.
ATTESTATO ENERGETICO PER I CONTRATTI DI LOCAZIONE
Anche in caso di ‘trasferimento di immobili a titolo
gratuito’ e per i contratti di locazione il proprietario è
tenuto a produrre l’attestato di prestazione energetica.
Un altra modifica stabilisce invece che nel caso di edifici
utilizzati da Pubbliche amministrazioni e aperti al pubblico
con superficie utile totale superiore a 500 m2 il
proprietario o il responsabile della gestione deve produrre
l’attestato di prestazione energetica entro 180 giorni (e
non 120 come precedentemente stabilito).
REBUS COPERTURE
L’altra novità introdotta dalla Camera riguarda la
copertura alternativa approvata dalle commissioni (Finanze e
Attività produttive) che eviterà l’aumento dal 4 al 21%
dell’Iva sugli allegati ai libri scolastici e ai dizionari:
i soldi verranno prelevati dal Fondo istituito nella scorsa
legge di Stabilità per le detrazioni Irap ai professionisti,
un Fondo per il quale non è mai stato approvato il
regolamento attuativo e le cui risorse non sono state quindi
mai impegnate.
Rimangono, invece, gli altri due aumenti Iva (contestati da
tutti i gruppi parlamentari): nel decreto è previsto
l’aumento al 21% dell’Iva sugli allegati ai prodotti
editoriali (articolo 19), ma anche del 10% su alimenti e
bevande dei distributori automatici (articolo 20).
48 MLN PER IL 2013 PER RIFINANZIARE CIG IN DEROGA
Aumento del rifinanziamento della Cig in deroga: con un
emendamento a firma dei relatori, l’autorizzazione di spesa
del Fondo sociale per la formazione e l’occupazione (del
2008) è incrementata di 48 milioni di euro per il 2013 (e
non di 47,8 milioni come previsto in un primo momento) per
il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga.
Il testo originario – non modificato dall’emendamento –
prevede anche l’autorizzazione di spesa per il 2014 (sempre
per rifinanziare la Cig in deroga) di 121,5 milioni di euro.
MISE DOVRÀ PUBBLICIZZARE BANCA DATI DEGLI ECOBONUS
Infine, il ministro dello Sviluppo economico dovrà
‘individuare idonee forme di pubblicità’ della banca dati
degli incentivi in materia di efficienza energetica.
Il provvedimento, infatti, prevede che sia l’Enea a
occuparsi dell’elaborazione delle richieste avanzate per
ricevere ecobonus e il bonus casa per gli interventi di
efficientamento energetico. (Public Policy)
SOR-VIC