ROMA (Public Policy) – di Viola Contursi – Un ddl governativo sull’editoria, da portare in Consiglio dei ministri prima dell’estate, che riformi tutto il sistema editoriale secondo due parole d’ordine: in primis, mai più fondi statali ‘a pioggia’ ai giornali, ma erogazioni progressive in base al venduto (e non più al distribuito) con un tetto, per evitare che ci siano bilanci in cui il contributo statale sia preponderante sulle altre entrate. Un po’ come previsto per la riforma delle agenzie di stampa. E poi incentivi e sostegno al passaggio al digitale.
Questo quanto emerso, secondo quanto si apprende, dal tavolo sull’editoria che è stato istituito dal governo in una riunione a palazzo della Stamperia tra il sottosegretario Luca Lotti e rappresentanti di edicolanti, distributori, giornalisti (con Ordine, Inpgi e Fnsi) ed editori (sia grandi che piccoli). L’inizio di un percorso, viene spiegato, che dovrebbe concretizzarsi entro l’anno su un pacchetto di riforme che modernizzi tutto il sistema.
Una prima riunione in cui i soggetti in campo hanno espresso le proprie preoccupazioni in merito a un comparto in crisi come è quello dell’editoria. Dalla richiesta degli edicolanti di limitare le liberalizzazioni, a quella della Fieg sul sostegno ai prepensionamenti. Una delle idee che sono emerse nell’incontro e che dovrebbe entrare nel ddl governativo, si apprende, è l’istituzione di un ‘Fondo unico per la libertà di stampa e il pluralismo dell’informazione’ che sostituirà i contributi diretti rimasti per i piccoli editori, che rappresentano circa 200 testate, soprattutto locali.
Sempre nel ddl dovrebbero essere impegnate altre risorse per l’informatizzazione di tutta la rete di vendita, dagli editori agli edicolanti, un tema a lungo dibattuto nel tavolo. Il sottosegretario Lotti, da quanto si apprende, avrebbe sottolineato la necessità di governare il processo di spostamento dell’informazione dalla carta al digitale, evitando di farsi travolgere da questa rivoluzione positiva.
Questi e altri temi che entreranno nell’articolato del governo saranno ora all’ordine del giorno di incontri tecnici, che vedranno impegnati il sottosegretario Luca Lotti e il dipartimento dell’editoria di Palazzo Chigi con un gruppo di lavoro creato ad hoc formato dal capo dipartimento Roberto Marino e da tre accademici: Marco Gambaro, economista dell’Università di Milano, Giulio Vigevani, professore di diritto costituzionale della Bicocca di Milano e Alberto Mattiacci, economista dell’Università La Sapienza di Roma.(Public Policy)
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