(Public Policy) – Roma, 7 gen – Silvio Berlusconi, dopo
l’annuncio dell’accordo elettorale siglato con la Lega,
interviene a Tgcom24, il canale all news di Mediaset. Le
domande sono a tutto campo, a partire dalle liste: “Tutte le
indiscrezioni sulle liste non hanno fondamento nella realtà.
Questa sera apriremo il discorso sui candidati in modo
ufficiale”. Berlusconi conferma che solo il 10% degli ex
parlamentari sarà ricandidato nelle file del Pdl e “almeno
il 50%” proverrà da rappresentanti del mondo del lavoro e
delle professioni.
E poi, il Cavaliere annuncia che a tutti i candidati, sarà
chiesto di sottoscrivere “un patto in quattro punti” su cui
impegnarsi: “Il servizio all’Italia nel Parlamento non dovrà
superare le due legislature, i candidati si impegnano a
votare il dimezzamento dei parlamentari, degli emolumenti e
l’abrogazione del finanziamento alla politica”.
“I cittadini devono lasciare
da parte il disgusto verso la politica. Il nostro partito
sarà rinnovato, solo il 10% sarà composto da ex
parlamentari”. È un Berlusconi lanciato verso le elezioni
dopo l’accordo siglato in nottata con la Lega Nord, quello
che interviene a Tgcom24. La strategia è quella di
recuperare i voti del 2008 (“sono intimamente convinto che
si possa fare”), e di chiedere agli elettori un voto non
tanto identitario quanto utile: “Non bisogna dare il voto ad
altri partiti che potrebbero essere alleati, altrimenti
siamo costretti ai compromessi”.
Infatti il leader del Pdl punta a una “maggioranza
assoluta” del proprio partito, in grado di fare quelle
“riforme indispensabili che non si sono potute affrontare”
quella “rivoluzione liberale che abbiamo da sempre sperato
ma che per ora non abbiamo potuto realizzare”.
Nelle riforme costituzionali c’è il passaggio al
presidenzialismo, con l’elezioni diretta del capo dello
Stato, un capo del Governo che “può nominare e rimuovere i
ministri”, lo strumento del decreto legge che diventa
“provvedimento efficace togliendolo dal potere del capo
dello Stato”, disegni di legge “approvati da una sola
Camera, in 90-120 giorni”, una Corte costituzionale non di
parte e il dimezzamento dei parlamentari.
Poi, sulla politica economica c’è la promessa di abbassare
le tasse, a imprese e lavoro, e l’abrogazione “immediata”
dell’Imu, la tassa sugli immobili, e del finanziamento
pubblico ai partiti. Tra i provvedimenti da fare subito per
Berlusconi c’è anche un accordo “eccezionale” tra banche e
imprese per riaprire il credito.
E ritorna sulla questione irrisolta dei rifiuti a Napoli e
sulla necessità di costruire termovalorizzatori: “C’è un
ambientalismo retogrado che impedisce la costruzione di
queste centrali, che vengono costruite in tutti i Paesi,
nelle città e di fianco agli ospedali”.
NESSUN INVITO A CORRADO PASSERA
“Non siamo interessati a una sua partecipazione e penso che
anche lui non sia interessato” così risponde il leader Pdl
alla domanda se Corrado Passera, miniStro per lo Sviluppo
economico, potrebbe essere candidato. “Non credo che sia
nostra intenzione utilizzare e candidare i partecipanti al
governo dei tecnici”. Ma precisa che sui nomi nelle liste,
“mi sono impegnato al riserbo, fra pochi giorni le curiosità
saranno appagate”.
NO A CAMPAGNA ELETTORALE SU TWITTER
Non pensa che Twitter sia uno strumento adeguato per la
campagna elettorale, Silvio Berlusconi, “non so, noto tante
cattiverie inutili”. E torna anche su Mario Monti,
protagonista domenica proprio di una diretta Twitter con i
cittadini. Ormai è duello aperto, gli imputa l’incapacità di
fare “le riforme necessarie potendo usare sempre e comunque
lo strumento del decreto legge”. E infine, c’è l’accusa
ripetuta di “immoralità” per la discesa in campo. (Public
Policy)
LAP