Elezioni comunali, si vota anche se in quarantena o in ospedale

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – In autunno si terranno le nuove elezioni amministrative (comunali e circoscrizionali) nei Comuni delle Regioni a statuto ordinario: le consultazioni elettorali si svolgeranno nei giorni di domenica 3 ottobre e di lunedì 4 ottobre, con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci nei giorni di domenica 17 ottobre e di lunedì 18 ottobre 2021. I Comuni coinvolti saranno 1.162, tra i quali 18 Capoluoghi di Provincia (compresi Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli) e 9 Comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso, per un totale di 12.015.276 elettori.

In vista delle consultazioni, quindi, il Governo ha messo a punto un nuovo decreto legge – in vigore dal 24 agosto – per introdurre alcune regole ‘anti-Covid’ durante le votazioni e permettere anche a coloro che sono in ospedale, in quarantena o in isolamento fiduciario di esprimere la propria preferenza. Vediamo nel dettaglio le novità in arrivo.

URNE E SCHEDE ELETTORALI

Per prevenire i rischi di contagio, il decreto dispone che l’elettore, dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda, provvede ad inserirla personalmente nell’urna.

VOTO IN OSPEDALE

Nelle strutture sanitarie con almeno 100 e fino a 199 posti letto, che ospitano reparti covid, saranno costituite le sezioni elettorali ospedaliere. Ogni sezione elettorale sarà abilitata alla raccolta del voto domiciliare degli elettori e dei ricoverati presso reparti speciali di strutture sanitarie con meno di 100 posti letto. Ai componenti di ogni sezione ospedaliera, che provvedono alla raccolta e allo spoglio del voto domiciliare, saranno impartite dall’autorità sanitaria indicazioni operative in merito alle procedure di sicurezza sanitarie per svolgere le operazioni.

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@ricci_sonia