aggiornamento – La commissione Politiche Ue di Montecitorio ha giudicato inammissibili 16 emendamenti alla Legge europea 2017, sui 77 arrivati oggi in via definitiva.
ROMA (Public Policy) – Nelle attività di memorizzazione di informazioni e hosting, il prestatore del servizio, in caso di informazioni o attività illecite, non avrebbe più bisogno della “comunicazione delle autorità competenti” per intervenire, ed oltre ad agire “immediatamente per rimuovere le informazioni o per disabilitarne l’accesso”, lo deve fare “in maniera permanente, adottando misure che contribuiscano in modo effettivo a prevenire nuove violazioni rispetto alla medesima informazione, e che siano effettive, proporzionate e concretamente dissuasive“.
Lo prevede un emendamento alla Legge europea 2017, a prima firma Davide Baruffi (Pd), depositato in commissione Politiche Ue a Montecitorio. Al testo sono stati depositati 77 proposte di modifica e oggi verranno votate le ammissibilità.
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PAM