BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La Commissione europea boccia a livello tecnico la proposta, anche italiana, di un price cap generalizzato sul gas. Questo, in sintesi, quanto emerge dal non-paper dell’Esecutivo europeo arrivato mercoledì sera in tarda serata sul tavolo degli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue, riuniti nel Coreper, alla base del Consiglio Ue straordinario sull’energia.
In un primo momento sembrava che il documento non dovesse materializzarsi ma, come riferisce un alto diplomatico, il non-paper è arrivato quasi quando la riunione stava per finire. Tuttavia va sottolineato come il documento – che di fatto è un materiale tecnico – non rappresenti formalmente la posizione della Commissione europea, seppure la commissaria all’Energia Kadri Simson abbia mostrato perplessità anche pubblicamente. Proprio a lei era indirizzata la lettera, inviata tre giorni fa, per chiedere un price cap generalizzato sul gas, firmata da 15 Stati membri, compresi pesi massimi come Francia, Spagna e Italia, dal quale l’iniziativa sarebbe partita.
Il non-paper, prima di tutto, fornisce un quadro generale della situazione. Ad esempio riporta come, secondo gli ultimi dati Eurostat, fino a luglio i consumi di gas siano diminuiti nel range del 10% rispetto alla media dei 5 anni precedenti, e come le riserve di gas europee abbiano raggiunto un livello dell’86,7%. Il documento evidenzia poi quanto fatto finora dalla Commissione (nella foto: la presidente Ursula von der Leyen) e delinea come l’Esecutivo europeo potrebbe muoversi nel prossimo futuro.
continua – in abbonamento
NAF