BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Entro il 31 gennaio 2023 le sedi di negoziazione dei prodotti energetici dovranno istituire un nuovo meccanismo temporaneo di gestione della volatilità infragiornaliera dei prezzi, con un tetto massimo e un tetto minimo di prezzo, volto a limitare le ampie oscillazioni dei prezzi dell’elettricità e del gas all’interno della stessa giornata di negoziazione. Lo prevede una bozza di regolamento del Consiglio sull’energia, che verrà presentata dalla Commissione Ue e di cui Policy Europe ha preso visione.
Il nuovo meccanismo dovrà applicarsi in attesa del nuovo benchmark in sostituzione del Ttf, l’indice di riferimento del mercato olandese alla base dei negoziati dei prodotti energetici dell’Ue, al quale la Commissione intende lavorare. Il nuovo strumento ricorda il price cap a corridoio chiesto da Italia, Polonia, Grecia e Belgio in una lettera congiunta, anche se nella bozza di testo della Commissione al posto del termine “price cap” viene usato il termine “price boundaries”.
“Al fine di concentrarsi sui contratti più liquidi ed evitare sconvolgimenti involontari sui mercati dei derivati meno liquidi, il meccanismo di gestione della volatilità infragiornaliera dovrebbe concentrarsi sui derivati energetici a scadenza mensile”, si legge nella relazione illustrativa.
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NAF