M5s al Mise: che ne sarà delle interconnessioni elettriche?

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ROMA (Public Policy) – Sapere se, “considerando la situazione di crisi in cui si trovano diversi dei soggetti finanziatori delle opere” di interconnessione energetica, “quali garanzie vi siano che le stesse saranno di fatto portate a termine”. È una delle questioni poste ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia, in una interrogazione depositata dal Movimento 5 stelle in commissione Attività produttive della Camera.

L’interrogazione – a prima firma Davide Crippa – fa riferimento alle opere di interconnesione elettrica con i Paesi confinanti con l’Italia, che la legge 99/2009 ha permesso di costruire attraverso finanziamenti privati. “Terna avrebbe il compito di gestire e indire le procedure per la selezione dei soggetti che intendano sostenere il finanziamento dei singoli interconnector e poi di pianificare e progettare e realizzare tali interconnessioni”, si legge nell’interrogazione, che spiega come un articolo della legge 99/2009 “prevedeva per i soggetti privati sopracitati un indennizzo immediato concesso per i primi 6 anni (dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2015) e, in attesa della realizzazione dell’infrastruttura, e di fatto si permetteva agli stessi di importare energia dall’estero ad un prezzo mediamente inferiore a quello del mercato italiano con una riduzione del prezzo dell’energia da essi goduto indicativamente del 15/20%”.

Per questo il Movimento 5 stelle chiede di sapere anche, “in caso di fallimento di una o più delle aziende proponenti, se e nel caso quali garanzie siano state richieste al fine di recuperare le quote già erogate dei benefici riferiti alla scontistica del costo energia“; e chi, “passati di 20 anni di concessione dell’elettrodotto ai privati, stabilirà l’eventuale esborso che lo Stato si ritroverebbe a dover sostenere per rendere la rete, ora di fatto privata, nuovamente pubblica”.

Tra le altre cose l’interrogazione mira a sapere “se Terna o i finanziatori dell’opera abbiano provveduto a indennizzare i comuni dove passerebbero gli interconnector e, nel caso di risposta negativa, per quale motivo non si sia provveduto in tal senso”. Infine, facendo riferimento al progetto di interconnessione Italia-Montenegro, i 5 stelle chiedono di sapere “come il governo intenda far partecipare al progetto soggetti privati nel tratto privato vero il Montenegro considerando che l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, con la nuova delibera 654 del 2014, ha riconosciuto in merito una quota all’interno della bolletta dei consumatori italiani”. (Public Policy) NAF