Epbd, cosa chiede il Consiglio Ue: nuovi target e piano pannelli solari

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Totale riscrittura del cuore della direttiva, l’articolo 9 sulle performance minime energetiche degli edifici, e inserimento di un nuovo articolo per prevedere obblighi di installazione di pannelli solari sul tetto di determinate tipologie di edifici. Sono queste le due modifiche principali sulla revisione della direttiva sulla performance energetica degli edifici (la cosiddetta direttiva Epbd), contenute nel mandato approvato dal Consiglio Ue.

Al posto degli obiettivi a scaletta contenuti nella proposta della Commissione (almeno classe F entro il 2027 e classe E entro il 2030 per gli edifici non residenziali; classe F entro il 2030 e classe E entro il 2033 per i residenziali), il Consiglio prevede due obiettivi massimi di consumi energetici per i non residenziali, e delle traiettore nazionali verso l’obiettivo emissioni zero entro il 2050 per i residenziali, con due target intermedi al 2033 e al 2040.

Ecco, nel dettaglio, le principali modifiche contenute nel mandato negoziale approvato:

PER EDIFICI RESIDENZIALI ALMENO CLASSE D ENTRO 2033

Nello stabilire le traiettorie nazionali per la ristrutturazione energetica progressiva degli edifici residenziali gli Stati membri dovranno garantire che il consumo medio di energia primaria, espresso in kWh/m2 all’anno, dell’intero parco edilizio residenziale sia almeno equivalente a al livello della classe di prestazione energetica D entro il 2033; e che sia entro il 2040 almeno pari a un valore determinato a livello nazionale derivato da una progressiva diminuzione del consumo medio di energia primaria dal 2033 al 2050 in linea con la trasformazione del patrimonio edilizio residenziale in un parco immobiliare a emissioni zero.

Gli Stati membri potranno scegliere di non applicare la norma alle case unifamiliari. Ma in questo caso gli Stati membri dovranno garantire che almeno le case unifamiliari vendute, affittate, donate o il cui scopo è cambiato all’interno del catasto o del catasto in edifici residenziali dopo il 1° gennaio 2028, raggiungano almeno la classe di prestazione energetica D o superiore entro cinque anni dai suddetti passaggi, ove necessario mediante ristrutturazione da parte degli acquirenti o dei proprietari.

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NAF