EURISPES: CROLLA DEL 18% LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI IN NAPOLITANO

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(Public Policy) – Roma, 24 gen – Peggiora il giudizio degli
italiani nei confronti delle Istituzioni e la sfiducia sale
dal 71,6% del 2012 al 73,2% di quest’anno. Il dato più forte
è il netto calo della fiducia nel presidente Napolitano:
44,7% di fiduciosi (il 19,3% “molto” e il 25,4%
“abbastanza”), contro il 62,1% dello scorso anno.

Lo dice il “Rapporto Italia 2013” dell’Eurispes, che sarà
presentato giovedì 31 alla Biblioteca nazionale centrale da
Gian Maria Fara, fondatore e presidente dell’Istituto di
studi politici, economici e sociali.

La sensazione dei ricercatori dell’Eurispes è che il tasso
di sfiducia nei confronti di Giorgio Napolitano possa
essere, in buona parte, attribuito al sostegno dato al
Governo Monti.

La sfiducia degli italiani nei confronti del Governo è
salita del 6,4% (76,4% nel 2012, 82,8% oggi) sfiorando i
livelli del 2011 (84,2%).
Il consenso al Governo Monti è sceso al 15,9% (era il 21,1%
nel 2012).

La sfiducia nei confronti del Parlamento è all’89,7%, in
costante aumento rispetto agli anni scorsi: gli sfiduciati
erano l’88,2% nel 2012 e l’83,4% nel 2011.
Assolutamente minoritara la quota degli italiani che si
dichiarano fiduciosi nei confronti del Parlamento: il 9%.
Nel 2012 era il 9,5% e nel 2011 invece arrivava al 15%.
Continuano a raccogliere bassi livelli di fiducia i
sindacati (19,5%), la Pubblica amministrazione (17,6%) e i
partiti politici (7,3%).

Dopo il calo dei consensi dello scorso anno, cresce il
livello di fiducia nei confronti della magistratura: il 42%
(12,5% molta fiducia; 29,5% abbastanza fiducia). L’anno
scorso era al 36,8%.

A proposito del crollo dei
consensi al capo dello Stato, il presidente Fara commenta:
“Siamo di fronte ad una insoddisfazione che non ha
precedenti nella storia recente italiana l’aver voluto
delegare ad un Governo tecnico la guida del Paese
sembrerebbe aver messo in discussione la fiducia nella
Presidenza della Repubblica che ha ispirato e gestito
l’operazione, e nella politica in generale, alla quale,
probabilmente, viene imputata una fuga dalle responsabilità
di fronte alla crisi”.

Su altri fronti, gli italiani mostrano ancora molta
fiducia. Dice Fara: “Da una parte, registriamo una distanza
quasi incolmabile dei cittadini dalle Istituzioni della
Repubblica, ma anche dai partiti, dai sindacati, dal mondo
imprenditoriale, dall’altra, il riconoscimento pressoché
unanime nei confronti delle Forze dell’ordine e del
volontariato. Sono le Istituzioni con le quali i cittadini
quotidianamente si confrontano e dalle quali ottengono in
cambio sicurezza, aiuto e solidarietà nei momenti difficili:
ci assicurano insomma il presente”.

Tra le Istituzioni che, nel corso degli anni, mantengono
alti livelli di consenso la Guardia di Finanza registra un
vero e proprio balzo in avanti con l’indice di fiducia che
sale al 71%. Quasi 8 punti percentuali in più rispetto
all’anno scorso.

L’indiscusso primato storico dei Carabinieri viene
superato, anche se di poco, dal Corpo forestale dello Stato
che, con il 77,1% dei consensi, sale al primo gradino del
podio della fiducia dei cittadini, mentre l’Arma segue con
il 76,3%. Per quanto riguarda la Polizia di Stato, i dati
mostrano un graduale e positivo trend che ha visto salire il
consenso dei cittadini fino al 75%.

Anche le Forze armate consolidano e vedono crescere il
livello di fiducia del quale godono: 71,3% (era il 67,8% nel
2012).

Cresce anche la fiducia negli 007. I servizi segreti nel
2011 riscuotevano la fiducia del 30,5% dei cittadini e nel
2012 la vedevano aumentare del 10% (40,6%) per arrivare
quest’anno al 45,3%.

Lieve il calo della fiducia nelle associazioni di
volontariato che comunque è al 75,4%. Forte, invece, il calo
nella Chiesa: 36,6% (nel 2012 era al 47,3%).
Un significativo aumento della fiducia dei cittadini viene
registrato solamente per le associazioni dei consumatori,
passate dal 52,1% del 2012 al 63,8% del 2013. (Public Policy)

SPE