EUROPA, TERZI: APRIRE LE PORTE ALLA TURCHIA

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(Public Policy) – Roma, 30 ott – “Se un grande vicino come
la Turchia si rivolge a noi non possiamo voltare lo sguardo
altrove. L’Europa del futuro sarà più forte, più credibile,
più competitiva se saprà aprire le porte anche al popolo
turco”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi,
parlando durante il convegno a Roma del World Economic Forum.

“La sfida della competitività è complessa – ha detto il
titolare della Farnesina -. Occorre affrontarla senza
pregiudizi e con la piena consapevolezza dei mezzi a nostra
disposizione, che non sono pochi. Tutta una serie di
strumenti dell’Unione – dal commercio internazionale,
all’aiuto allo sviluppo, alla gestione dei flussi migratori,
ai diritti umani – vanno gestiti con una visione d’insieme”.

“L’Europa deve quindi guardare senza prevenzioni al
commercio internazionale – ha aggiunto Terzi – e deve
favorirne lo sviluppo, a patto che sia ‘free, fair and open’
[…] La misura più efficace della competitività dell’Europa
è la forza di attrazione che essa esercita nei confronti dei
Paesi che bussano alla sua porta. In meno di venti anni
l’Unione europea è passata da 12 a 27 Stati membri: dal
prossimo 1° luglio 2013 entrerà a farne parte la Croazia;
altri 8 sono i Paesi candidati o potenziali tali”.

“Il giudizio più positivo sul nostro percorso viene proprio
dai nostri vicini – ha concluso il ministro – Possiamo
deluderli? Possiamo escluderli? È interesse reciproco che il
processo di adesione avvenga in modo da consentire ai futuri
Stati membri di essere al passo degli altri e far quindi
parte a pieno titolo del progetto comune”.

COS’È IL WORLD ECONOMIC FORUM
È una fondazione senza fini di lucro con sede a Ginevra, in
Svizzera. Organizza l’annuale incontro di Davos, che
riunisce i maggiori dirigenti politici ed economici
internazionali per discutere di numerose questioni, anche in
materia di salute e di ambiente. Il Wef è stato fondato nel
1971 da Klaus Schwab, economista e accademico svizzero.
(Public Policy)

RED