di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Nel percorso che porterà dalle elezioni europee, il prossimo 6-9 giugno, alla nomina dei nuovi vertici delle istituzioni Ue alcune tappe sono già definite mentre altre dipenderanno dall’andamento dei negoziati politici che seguiranno il risultato della chiamata alle urne.
Iniziamo dalle date certe. L’ultima sessione plenaria di questa legislatura si terrà a Strasburgo dal 22 al 25 aprile, la prima della nuova legislatura è prevista dal 16 al 19 luglio. In quell’occasione verranno eletti il presidente del Parlamento europeo, i vice presidenti, i questori e verrà decisa la composizione numerica delle commissioni parlamentari. A luglio, durante una plenaria prevista tra il 22 e il 25 del mese, il Parlamento europeo costituirà le commissioni parlamentari, con i presidenti e i vice-presidenti della varie commissioni. Subito dopo le elezioni europee inizieranno i negoziati tra i capi di Stato e di Governo che dovranno decidere le tre cariche istituzionali più alte: presidente di Commissione, Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera e presidente del Consiglio europeo. Una prima discussione informale è già prevista il 17 giugno.
Da questa data in poi si procede per scenari, in base a come andranno i negoziati tra i leader Ue sul pacchetto di nomine e sul futuro della prossima Commissione europea. Lo scenario più ottimistico vede i leader accordarsi in un lasso di tempo piuttosto ristretto e approvare il pacchetto di nomine nel Consiglio europeo già calendarizzato per il 27 e 28 giugno. In questo caso il Parlamento europeo potrebbe già votare la nuova presidente di Commissione durante la prima plenaria di luglio, la stessa in cui verrà eletto anche il presidente del Parlamento. In questo caso la nomina dei commissari europei da parte degli Stati membri avverrebbe ad agosto, con le audizioni nelle commissioni parlamentari tra settembre e gli inizi di ottobre e l’ok definitivo in plenaria durante la sessione del 21-24 ottobre. In questo casoo il mandato della nuova Commissione europea inizierebbe a novembre.
Il secondo scenario, forse il più realistico, vede i negoziati tra gli Stati membri sulla presidente della Commissione, l’alto rappresentante e il presidente del Consiglio europeo protrarsi più a lungo. In questo caso la nomina da parte del Consiglio europeo avverebbe e metà luglio con votazione della presidente della nuova Commissione nella plenaria del 16-19 settembre. In questo caso la scelta dei commissari da parte degli Stati membri avverrebbe subito dopo, tra settembre e ottobre. Le audizioni nelle commissioni parlamentari si terrebbero quindi tra metà ottobre e inizio novembre, con votazione definitiva nella plenaria del 13-14 novembre. In questo caso l’avvio della nuova Commissione europea cadrebbe a dicembre.
@Naffete
(foto cc Palazzo Chigi)