ROMA (Public Policy) – Le commissioni Cultura e Trasporti alla Camera hanno adottato giovedì il testo base sull’istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione massiva di informazioni false (cosiddette fake news). Il testo è stato messo a punto dai relatori Raffaella Paita (Iv) e Lucia Ciampi (Pd).
La commissione d’inchiesta – si legge nella proposta – avrà una durata di 18 mesi. Al termine dovrà essere pubblicata una relazione sul lavoro svolto. Sarà composta da venti senatori e da venti deputati, nominati rispettivamente dai presidenti di Senato e Camera. La commissione potrà svolgere audizioni, avvalersi di esperti, agenti e ufficiali della polizia giudiziaria.
L’organo di inchiesta avrà il compito di “indagare” sulle attività di diffusione massiva di informazioni e contenuti illegali, falsi, non verificati, fuorvianti oppure dolosamente ingannevoli sia attraverso i media tradizionali sia attraverso i social network. Il lavoro si concentrerà anche sulle identità false ed eventuali “gruppi organizzati” di disinformazione (anche provenienti dall’estero), in particolare se collegati alla manipolazione di informazioni durante le campagne elettorali e referendarie.
Il lavoro della commissione si concentrerà anche su “eventuali attività di disinformazione compiute nel corso dell’emergenza coronavirus” e la verifica di possibili “correlazioni” tra l’attività di disinformazione e i discorsi di odio, incitamento alla discriminazione, alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, orientamento sessuale. Tra gli argomenti in discussione anche un possibile codice di autoregolamentazione da parte dei media e dei fornitori di servizi delle reti sociali telematiche, attività di sensibilizzazione per la verifica delle informazioni e prevenzione. (Public Policy) SOR