Ponte sullo Stretto, Forza Italia ci riprova con il decreto Pnrr 2

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ROMA (Public Policy) – Forza Italia torna alla carica sul Ponte sullo Stretto di Messina e, oltre che con il ddl presentato al Senato a prima firma di Silvia Vono, lo fa anche con un emendamento e un ordine del giorno depositati – sempre dalla senatrice Vono – sul dl Pnrr 2, all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Istruzione di Palazzo Madama.

L’emendamento chiede che, “al fine di realizzare un collegamento viario, ferroviario e infrastrutturale stabile tra la Sicilia e il continente”, il Ponte sullo Stretto di Messina sia “inserito nell’elenco degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, come opera di preminente interesse nazionale in deroga all’articolo 201 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50″ (Codice dei contratti pubblici).

Nello stesso senso va l’ordine del giorno, in cui, nell’impegno per il Governo, si specifica che la realizzazione dell’opera debba essere consentita, appunto, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 201 del Codice (che dispone riguardo agli strumenti di pianificazione e programmazione) e superando, “attraverso le più opportune procedure, i vincoli burocratico-normativi che di norma rallentano o bloccano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia”.

Il ddl Vono con “Disposizioni per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina” è stato presentato il 18 maggio scorso, e assegnato il 25 maggio in sede redigente alla commissione Lavori pubblici. Il termine per presentare emendamenti e odg al secondo decreto legge con le misure per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è scaduto il giorno successivo, giovedì 26 maggio.

Il disegno di legge, oltre a prevedere ugualmente il Ponte come opera prioritaria, chiede uno o più decreti del presidente del Consiglio con cui adottare misure per: “definire le procedure per l’approvazione dello studio di fattibilità del progetto definitivo dell’opera e per la sua realizzazione, anche attraverso una o più procedure di gestione commissariale; stabilire le modalità di finanziamento pubblico dell’opera e le modalità di eventuale partecipazione del capitale privato e di affidamento in concessione; definire le modalità per il coinvolgimento degli enti territoriali, dei portatori di interesse e delle associazioni produttive delle zone interessate alla realizzazione e alla gestione delle infrastrutture primarie e secondarie di collegamento”.

Il ddl prevede anche che il Governo dovrà informare il Parlamento dello stato di avanzamento dei lavori del Ponte sullo Stretto con una relazione trimestrale “contenente le valutazioni tecniche, ambientali, economico-finanziarie e giuridiche delle decisioni adottate”. (Public Policy) GIL