di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Il Consiglio Ue rivede al rialzo le quantità massime di gas critico per la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico che se non raggiunte potrebbero far scattare una richiesta di solidarietà tra Stati membri. Questa una delle novità contenuta nell’ultima bozza di compromesso del pacchetto, concordata dagli ambasciatori Ue (Coreper) e che arriverà sul tavolo del Consiglio Ue Energia, di cui Policy Europe ha preso visione.
Le modifiche sono contenute negli allegati I e II della proposta di regolamento, direttamente collegati all’articolo 27 sul meccanismo di solidarietà tra Stati membri. In via generale, rispetto alla proposta della Commissione, tutte le quantità massime critiche di gas per la sicurezza degli approvvigionamenti vengono elevate, con l’effetto di rendere più difficile una richiesta di solidarietà. Fanno eccezione la Repubblica Ceca, la Spagna, la Finlandia, la Lituania, la Romania e la Slovacchia, le cui soglie vengono del tutto (o quasi) lasciate inalterate.
Per l’Italia le quantità critiche vengono così innalzate: per dicembre 2022 da 1,614.02 mcm di gas a 2,166.46; per gennaio 2023 da 2,595.56 mcm a 3,304.99 mcm; per febbraio da 2,455.07 mcm a 3,110.79 mcm; per marzo da 2,085.03 mcm a 2,774.67 mcm; per il periodo aprile 2023-dicembre 2023 da 2,187.42 mcm a 2,839.23 mcm.
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