(Public Policy) – Roma, 27 mar – Scade domani la delega del
decreto legislativo che regola il collocamento fuori ruolo
dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili,
militari, degli avvocati e dei procuratori generali.
Il Governo, riunito oggi in Consiglio dei ministri, secondo
quanto previsto dalla norma, può adottare il provvedimento
anche in assenza del parere delle commissioni competenti.
E poiché domani è l’ultimo giorno utile per rendere operativa
la norma, già nella riunione dell’Esecutivo di oggi potrebbe
esserci una decisione definitiva nella sua adozione.
Il decreto legislativo era stato deliberato dal Consiglio
dei ministri il 22 gennaio e trasmesso alle Camera il 29.
Le commissioni di Camera e Senato non avevano espresso i pareri
a causa dello scioglimento delle Camere. Il provvedimento
intende regolamentare gli incarichi dei magistrati in ruoli
apicali e semiapicali dei ministeri per i quali si prescrive
l’obbligo di collocamento fuori ruolo, e quindi senza la
possibilità di percepire stipendi dalla posizione d’origine.
LA NORMATIVA SUI MAGISTRATI FUORI RUOLO
Il comma 67 dell’articolo 1 della legge anticorruzione
(190/12) approvata lo scorso autunno, stabilisce che il
“Governo è delegato ad adottare, entro quattro mesi dalla
data di entrata in vigore della presente legge, un decreto
legislativo per l’individuazione di ulteriori incarichi,
anche negli uffici di diretta collaborazione, che, in
aggiunta a quelli di cui al comma 66, comportano
l’obbligatorio collocamento in posizione di fuori ruolo,
sulla base dei seguenti principi e criteri direttivi: a)
tener conto delle differenze e specificità dei regimi e
delle funzioni connessi alla giurisdizione ordinaria,
amministrativa, contabile e militare, nonché all’Avvocatura
dello Stato; b) durata dell’incarico; c) continuatività e
onerosità dell’impegno lavorativo connesso allo svolgimento
dell’incarico; d) possibili situazioni di conflitto di
interesse tra le funzioni esercitate presso
l’amministrazione di appartenenza e quelle esercitate in
ragione dell’incarico ricoperto fuori ruolo”.
I DATI SUI MAGISTRATI FUORI RUOLO
Secondo i dati forniti dal ministro di Giustizia, Paola
Severino, alle commissioni riunite nella seduta del 12 marzo
2012, “i magistrati in servizio sono 8.734. Fra questi 227
sono collocati fuori ruolo (si tratta di circa il 2,6 per
cento del totale dei magistrati in servizio)”.
Ib magistrati fuori ruolo collocati presso gli uffici del
ministero della Giustizia sono 91. I magistrati fuori ruolo
collocati presso altre amministrazioni sono 108.
In particolare, con riferimento alla durata dei fuori ruolo
il periodo va da un anno fino, in alcuni limitati casi, a
più di venti anni.(Public Policy)
SAF