GRILLI SU MPS: NESSUN SALVATAGGIO, INTERVENTO STATO PER CORRENTISTI

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(Public Policy) – Roma, 29 gen – La banca è solida come
solido è il sistema bancario e creditizio italiano. E’ il
primo punto fermo piantato dal ministro dell’economia
Grilli, riferendo oggi davanti alle commissioni riunite di
Camera e Senato sulla vicenda del Montepaschi di Siena.

Insinuare ‘dubbi’ per Grilli non corrisponde dunque a
realtà. Del resto uno dei punti di forza del nostro Paese –
ha ricordato il ministro – è proprio la riconosciuta
solidità del sistema bancario. Quindi, per sgombrare il
campo da equivoci e strumentalizzazioni, l’esponente di
governo ha precisato come l’intervento di Stato per la banca
senese – circa 4 miliardi di ‘Monti Bond’ – non sia stato
deciso “in favore del management ma per mettere in sicurezza
i risparmiatori”. Non un intervento per salvare una banca
insolvente ma per rafforzarne il capitale. Un prestito a
tutti gli effetti e non un intervento a fondo perduto, che –
ha messo in chiaro ancora Grilli – avrà costi onerosi per
l’istituto di credito. “L’affaire Mps non avrà conseguenze
sul sistema bancario”, ha poi ripetuto il titolare del
Tesoro, in Parlamento.

Nella sua audizione davanti alle commissioni Finanze
riunite, Grilli ha difeso anche via Nazionale: “L’azione di
Bankitalia su Mps è stata continua, attenta, appropriata e
si è intensificata nel tempo”, a partire dal 2010, quando
era governatore Draghi. Ed è proseguita – ha sottolineato il
ministro – con Visco, fino al 2013. Proprio grazie alle
ispezioni e alla procedura sanzionatoria avviata da Palazzo
Koch è stato possibile “individuare ed interrompere
comportamenti anomali”. Infine Grilli ha preannunciato
sanzioni in arrivo per il vecchio management della banca
senese. (Public Policy)

FEG