I piccoli lavori non vanno d’accordo con il nuovo Codice appalti

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ROMA (Public Policy) – Nel 2016 l’andamento del mercato dei contratti pubblici “sembra risentire dell’entrata in vigore della nuova disciplina sui contratti pubblici e di un rallentamento dell’attività delle stazioni appaltanti a motivo delle innovazioni collegate all’applicazione delle nuove norme e alla loro attuazione”. È quanto si legge in un dossier messo a punto dal Servizio studi della Camera in collaborazione con l’Anac e il Cresme in merito al Codice appalti.

Nel 2016, il numero di procedure di affidamento perfezionate (prendendo in considerazione sia i lavori che le forniture e i servizi) è pari a 115.683, che corrisponde al numero più basso del quinquennio 2012-2016, e risulta in calo del 14,3% rispetto al 2015 e del 20,9% rispetto al 2012.

Giù, rispetto al 2015, anche gli importi messi a gara. Questi ammontano a 111,5 miliardi, in calo dell’8,1% rispetto al 2015. Crescono, invece, confrontati al 2012 (+9,6%) e rispetto al valore medio annuo del quinquennio pari a 105 miliardi (+6%).

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FRA