ROMA (Public Policy) – Il ddl Capitali, ovvero il disegno di legge per sostenere la competitività dei capitali e rendere Piazza Affari più attrattativa, varato dal Consiglio dei ministri l’11 aprile, inizia, come anticipato, il suo iter dal Senato. Il testo è stato infatti trasmesso a Palazzo Madama e dovrebbe iniziare il suo esame la prossima settimana in sede referente in commissione Finanze.
Il testo costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l’azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali. Il disegno di legge semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di “piccole e medie imprese” emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500 milioni a un miliardo di euro. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede.