Il dl Siccità dopo il passaggio al Senato: tutte le misure

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ROMA (Public Policy) – Misure di adeguamento delle infrastrutture idriche e interventi per favorire la continuità della produzione di energia elettrica in caso di deficit idrico. Ma anche l’autorizzazione alla sperimentazione delle Tecniche di evoluzione assistita (Tea) in ambito agrario e la rimodulazione delle sperimentazioni sul deflusso ecologico in caso di eventi naturali eccezionali.

Sono queste alcune delle modifiche apportate dalle commissioni Ambiente e Industria del Senato al dl Siccità, che mercoledì scorso ha ricevuto il via libera da Palazzo Madama con con 75 voti favorevoli, 46 contrari e 7 astenuti. Rientrato in corsa nell’esame del provvedimento anche la riformulazione dell’emendamento di Claudio Fazzone (FI) riguardante procedure di semplificazione per la concessione degli impianti solari fotovoltaici flottanti su superfici bagnate ovvero su invasi artificiali di piccole e grandi dimensioni su aree demaniali pubbliche e demaniali. A sottoscrivere l’emendamento anche i senatori della Lega e quelli di FdI.

Ma vediamo nel dettaglio le novità del testo che passa ora all’esame della Camera e che dovrà essere convertito entro il 13 giugno.

INTEGRAZIONE COMPONENTI E FUNZIONI CABINA REGIA

La Cabina di regia per la crisi idrica, presieduta dal presidente del Consiglio, o su delega di quest’ultimo, dal titolare del Mit – sarà composta – oltre che dai ministeri interessati – anche dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome o un presidente di Regione o Provincia autonoma da lui delegato. Quanto alle funzioni, rientreranno tra i compiti della Cabina anche gli interventi funzionali al potenziamento della capacità idrica suscettibili di esecuzione tramite forme di partenariato pubblico privato, anche se non ancora inseriti nella programmazione triennale dei lavori pubblici, nei limiti delle risorse disponibili.

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VAL