ROMA (Public Policy) – Il Governo va avanti nella definizione del dl Lavoro. Pronta una bozza su cui Mef e il ministero di Marina Calderone (nella foto) sono ancora al lavoro.
Si va verso una ridefinizione del Reddito di cittadinanza. Il nuovo strumento dovrebbe chiamarsi Garanzia per l’inclusione-Gil e scatterà dal 1° gennaio prossimo. A richiesta verrà riconosciuto ai nuclei familiari con disabilità, un minore, un soggetto over 60 anni o una persona a cui è stata riconosciuta una patologia che dà luogo all’assegno per l’invalidità anche temporaneo. Questa, in sostanza, sarà la misurà per i cosiddetti non occupabili. Per gli altri, gli occupabili, arriverà la Prestazione di accompagnamento al lavoro-Pal, un sussidio da 350 euro al mese. Quest’ultima dovrebbe avere una durata fino a fine anno.
In arrivo poi le modifiche ai contratti a termine ridisegnati dal dl Dignità. Fino alla durata di 12 mesi non occorrerà inserire causali; dai 12 ai 24 mesi, invece, dovranno essere indicate una delle tre causali previste (specifiche esigenze previste dai contratti collettivi; esigenze specifiche di natura tecnica, organizzativa e produttiva; per sostituire altri lavoratori).
Sul capitolo sicurezza, invece, arriva il Fondo per l’indennizzo per l’infortunio mortale durante attività formative. La dotazione dovrebbe essere di 10 milioni per rispondere anche agli eventi passati (dal 2018). Verso un ampliamento della tutela infortunistica degli studenti. La tutela scatterà per ogni evento accaduto all’interno dei luoghi di istruzione e le loro pertinenze e nell’ambito delle attività programmate dalle scuole. Novità anche per i lavoratori domestici. Questi potranno essere sottoposti, a richiesta, a sorveglianza sanitaria da parte delle strutture territoriali dell’Inail. (Public Policy) FRA
(foto cc Palazzo Chigi)