Il regolamento sugli stoccaggi di gas approvato dal Consiglio Ue

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Il Consiglio Ue Energia ha approvato lunedì in via definitiva il regolamento sugli stoccaggi comuni di gas. Il regolamento era stato adottato a marzo dalla Commissione Ue per far fronte alle conseguenze sulle forniture dell’energia dopo la guerra in Ucraina. I colegislatori, dopo un esame accelerato della proposta, avevano raggiunto un accordo alla fine di maggio.

Il regolamento, in sintesi, prevede che almeno l’80% delle capacità di stoccaggio sotterraneo del gas nel territorio degli Stati membri dovrà essere riempito prima dell’inizio dell’inverno 2022/2023, e il 90% prima dell’inizio dei periodi invernali successivi. A livello globale, l’Unione cercherà di conseguire collettivamente un livello di riempimento pari all’85% della capacità totale degli impianti di stoccaggio sotterraneo del gas nel 2022.

Dal momento che le capacità di stoccaggio del gas e le situazioni nazionali variano notevolmente, gli Stati membri potranno, a seconda dei casi, raggiungere parzialmente gli obiettivi di stoccaggio conteggiando le scorte di gas naturale liquefatto (Gnl) o di combustibili alternativi. Per tener conto della situazione degli Stati membri con notevoli capacità di stoccaggio rispetto al loro consumo nazionale di gas, l’obbligo di riempimento dello stoccaggio sotterraneo sarà limitato a un volume pari al 35% del consumo medio annuo di gas degli Stati membri negli ultimi cinque anni.

Visto che alcuni Stati membri non dispongono di impianti di stoccaggio sul loro territorio, il regolamento stabilisce per questi Stati membri l’obbligo di stoccare un volume pari al 15% del loro consumo nazionale annuo di gas in impianti situati in altri Stati membri, in modo da avere accesso a riserve di gas stoccate in altri Stati membri.

Il regolamento prevede inoltre una certificazione obbligatoria per tutti i gestori dei siti di stoccaggio sotterraneo del gas da parte delle autorità degli Stati membri interessati. La certificazione ha lo scopo di evitare potenziali rischi di influenze esterne sulle infrastrutture critiche di stoccaggio, che potrebbero compromettere la sicurezza dell’approvvigionamento energetico o qualsiasi altro interesse essenziale in materia di sicurezza. È prevista una procedura di certificazione accelerata per i siti di stoccaggio di capacità superiore a 3,5 TWh che sono stati riempiti a livelli inferiori alla media dell’Unione nel 2020 e nel 2021.

Gli obblighi di riempimento delle capacità di stoccaggio scadranno il 31 dicembre 2025, mentre gli obblighi di certificazione dei gestori delle scorte continueranno oltre questa data. Il regolamento prevede di concedere una deroga a Cipro, Malta e Irlanda fintantoché tali paesi non siano direttamente interconnessi con il sistema del gas di altri Stati membri. (Public Policy / Policy Europe) NAF