Il termovalorizzatore di Roma è un problema per il ‘nuovo’ Pd?

0

ROMA (Public Policy) – L’aula di Palazzo Montecitorio ha avviato, lunedì pomeriggio, la discussione sulla mozione a prima firma Angelo Bonelli (Avs) sul raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, con particolare riferimento all’energia nucleare. Nel testo della ‘mozione-Energia’ Avs ha inserito anche un punto riferito al termovalorizzatore di Roma, chiedendo di “adottare iniziative volte a rivedere le autorizzazioni per gli impianti di incenerimento di rifiuti a partire dalla gestione commissariale di Roma Capitale” (nella foto: il sindaco Roberto Gualtieri), “che sono impianti energeticamente a saldo negativo e non coerenti con gli obiettivi dell’economia circolare”.

Un punto che crea più qualche tensione all’interno delle opposizioni – dall’inserimento del termovalorizzatore di Roma nel dl Aiuti bis, tra le polemiche dei 5 stelle, è partita la crisi del Governo Draghi – ma soprattutto all’interno del Pd. Con il neopresidente del partito, Stefano Bonaccini, che ha sottolineato che “sarebbe un errore clamoroso non sostenere il sindaco di Roma sul termovalorizzatore”. E dall’altra parte, Sandro Ruotolo, componente della neo-segreteria, che nei giorni scorsi ha proposto un referendum sull’argomento ( idea poi etichettata come ‘opinione personale’ da parte del Nazareno). E insieme con lui, Annalisa Corrado, nominata da Schlein come responsabile Ambiente e da tempo contraria all’opera. Quella della mozione non sarebbe l’unica ‘mina’ da disinnescare. Sono infatti in ipotesi anche due ordini del giorno, sempre da parte di Avs e M5s al dl Pnrr, sempre in aula a Montecitorio.

continua – in abbonamento

VAL