di Francesco Ciaraffo
ROMA (Public Policy) – Pensioni ancora protagoniste nel dibattito politico. Dopo il confronto tra sindacati e Governo che ha anticipato le misure poi inserite in legge di Bilancio il tema ora si trasferisce in campagna elettorale. E si annuncia come uno dei punti più caldi di dibattito.
Dopo lo scioglimento delle Camere il lavoro parlamentare è ovviamente fermo, anche se non sono escluse convocazioni delle commissioni per pareri su provvedimenti attuativi (non è il caso, almeno in questa settimana, delle commissioni Lavoro né Industria al Senato e Attività produttive alla Camera).
DAL PARLAMENTO: FORNERO E SALARIO MINIMO
Le forze politiche, come detto, hanno iniziato la campagna elettorale. Nel suo discorso di fine anno, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indicato il lavoro come “la prima questione” da affrontare. Sicuramente il tema sarà tra i principali del confronto tra i partiti che però al momento sembrano preferire concentrarsi sulle pensioni.
Il centrodestra, infatti, dopo l’incontro di ieri ad Arcore tra i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, punta sul superamento della legge Fornero (cavallo di battaglia leghista).
Secondo i calcoli dell’Inps degli scorsi mesi, bloccare il meccanismo di adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, come prevede la legge voluta dal Governo Monti, avrebbe un costo di circa 140 miliardi nel 2020.
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@fraciaraffo