Imprese e lavoro secondo Colao: ecco “la strategia per il rilancio”

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– Il testo integrale del piano Colao

ROMA (Public Policy) – Incentivare il re-insediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto (ad es. R&D strategico, produzione in settori ad alta componente tecnologica) e/o produttive rafforzando in tal modo il sistema Paese e la sua competitività (ad es. tramite decontribuzione dei relativi lavoratori, incentivi agli investimenti produttivi, maggiorazione ai fini fiscali del valore ammortizzabile delle attività rimpatriate). Valutare l’estensione del regime a tutti i nuovi insediamenti produttivi in Italia.

Questa una delle proposte del piano per il rilancio del Paese contenute nella relazione finale della task force di Vittorio Colao (il Comitato di esperti in materia economica e sociale), di cui Public Policy ha preso visione, consegnato lunedì al premier Giuseppe Conte.

LAVORO NERO E A TEMPO DETERMINATO

Consentire (in deroga temporanea al decreto Dignità) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.

Favorire l’emersione del lavoro nero attraverso opportunità di voluntary disclosure ai fini della regolarizzazione, prevedendo un meccanismo di sanatoria e incentivazione riducendo la contribuzione del cuneo fiscale, nonché prevedendo sanzioni in caso di falsa dichiarazione o mancato perfezionamento delle procedure di emersione.

LAVORI PUBBLICI E PMI

Rinnovare, se necessario, le misure straordinarie per garantire liquidità alle imprese (ad es. Fondo Centrale di Garanzia, Sace, etc.) e liquidare i crediti delle aziende verso la Pa e valutare pagamenti anticipati per i lavori pubblici, al fine di agevolare in particolare le Pmi.

Nella relazione finale del gruppo di lavoro di Colao si propone anche di “rendere più agevole la compensazione orizzontale dei debiti con i crediti fiscali, nonché prevedere la compensazione dei debiti con i crediti liquidi ed esigibili verso la Pa, anche tramite la costruzione di una piattaforma informatica”. Si chiede inoltre di differire il saldo imposte 2019 e il primo acconto 2020 e di promuovere un codice di comportamento – volontario ma fortemente sponsorizzato a livello governativo – per il pagamento rapido dei fornitori (ad es. a 30 giorni) al fine di riattivare la circolazione dei flussi di liquidità soprattutto a favore delle imprese piccole e deboli negozialmente. Se necessario, intervenire in sede legislativa.

Altra proposta della task force è quella di estendere il decreto Liquidità imprese al factoring pro-soluto e al reverse factoring come garanzia della filiera e di modificare il decreto per permettere il sostegno finanziario anche alle imprese con esposizioni Utp che presentano possibilità concrete di risanamento. Il gruppo di Colao chiede anche di monitorare i livelli di effettiva erogazione di liquidità alle Pmi e, dove necessario, semplificarne i processi di rilascio. (Public Policy) VIC