Imu agricola, a che punto siamo

0

ROMA (Public Policy) – Proroga di sei mesi per l’attuazione della Delega fiscale e niente sanzioni nè interessi fino al 31 marzo per chi paga l’Imu sui terreni agricoli in ritardo (la scadenza era il 10 febbraio). Queste le due modifiche apportate al momento a dl Imu agricola dalla commissione Finanze del Senato.

Contrariamente da quanto riferito nei giorni scorsi dal relatore Federico Fornaro (Pd) non sono invece stati approvati, ma accantonati, l’emendamento che prevede di rimborsare chi ha già pagato ma in virtù delle nuove regole è esente e un altro che esenta dal pagamento i terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

OK A PROROGA DELEGA E SOSPENSIONE SANZIONI
Per quanto riguarda la delega fiscale, la commissione Finanze ha approvato l’emendamento del governo che proroga di sei mesi il termine previsto per l’attuazione della Delega fiscale (fissato al 27 marzo). Il governo quindi avrà tre mesi in più per presentare i dlgs di attuazione e tre mesi in più vengono dati al Parlamento per esprimere i pareri. Per chi pagherà l’Imu sui terreni agricoli in ritardo, ovvero entro il 31 marzo (la scadenza è stata il 10 febbraio) non vengono invece previste sanzioni nè interessi. In tal senso è stato approvato un emendamento del relatore fatto proprio dalla commissione Finanze.

NODI SU RIMBORSI, COLLINA, FONDO RIEQUILIBRIO
Non sono invece stati ancora sciolti alcuni nodi su cui non c’è la totale condivisione tra maggioranza e governo o su cui si stanno cercando le coperture. Tra i 175 emendamenti presentati, moltissimi sono stati cassati dalla commissione Bilancio per copertura. Su altri la V commissione ha espresso solo contrarietà semplice in attesa di una relazione tecnica che espliciti le coperture.

Tra questi c’è l’emendamento del relatore che prevede di rimborsare chi ha già pagato ma in virtù dei nuovi parametri è tornato ad essere esente dalla tassa sui terreni, e quello per prevedere una esenzione (quantomeno parziale) per la cosiddetta collina svantaggiata, ovvero per quei terreni che erano stati dichiarati esenti sia dall’Ici prima e dall’Imu poi e che oggi, invece, si ritrovano equiparati ai terreni di pianura, quindi a pagare per intero.

Su quest’ultimo tema il Mef e la ragioneria sono a lavoro per trovare le risorse: si parla di 15-20 milioni necessari. Rimangono accantonati anche gli emendamenti sulla proposta di esentare dall’Imu i terreni non coltivati ubicati nelle isole minori, quello del relatore sul fondo di riequilibrio legato alla verifica del gettito effettivo dei Comuni (su cui la Bilancio ha espresso al momento contrarietà semplice) e quello per esentare dalla tassa i terreni a proprietà indivisibile.

I PROSSIMI PASSI
Questi nodi saranno sciolti all’inizio della prossima settimana. Dovrebbe essere domani il giorno decisivo, in cui si capirà se le coperture saranno state trovate, in cui dovrebbe arrivare l’ok da parte della Finanze Senato e il provvedimento andrà subito, alle 16,30, all’esame dell’Aula.(Public Policy) VIC