(Public Policy) – Roma, 3 mag – Un emendamento al disegno di
legge sui debiti della Pa, in discussione nella commissione
speciale alla Camera, per l’esenzione dell’Imu sulla prima
casa. Lo hanno presentato i deputati del Movimento 5 stelle
Sebastiano Barbanti, Laura Castelli, Azzurra Cancelleri,
Carla Ruocco, Giorgio Sorial Girgis, Gessica Rostellato e
Girolamo Pisano.
“A decorrere dall’anno 2013 è esclusa dall’Imposta
municipale propria (Imu) – si legge nel testo
dell’emendamento – l’unità immobiliare adibita ad abitazione
principale del soggetto passivo”. Come sopperire ai 4
miliardi che verrebbero a mancare con tale esenzione?
Innanzitutto aumentando le aliquote fiscali in materia di
giochi, e quindi modificando la legge 28 gennaio 2009
(“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il
sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per
ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico
nazionale”).
Si passa dal 12,6% al 25,6% “fino a concorrenza di una
raccolta pari a quella dell’anno 2008”; dall’11,6% al 24,5%
“sull’incremento della raccolta, rispetto a quella del 2008,
pari ad un importo non superiore al 15% della raccolta del
2008”; dal 10,6% al 22,5% “sull’incremento della raccolta,
rispetto a quella del 2008, pari ad un importo compreso tra
il 15% e il 40% della raccolta del 2008”; dal 9% al 19,5%
“sull’incremento della raccolta, rispetto a quella del 2008,
pari ad un importo compreso tra il 40 per cento e il 65 per
cento della raccolta del 2008”; dall’8% al 17,5%
“sull’incremento della raccolta, rispetto a quella del 2008,
pari ad un importo superiore al 65% della raccolta del 2008”.
Oltre ai giochi, i 5 stelle pensano anche di assoggettare
le plusvalenze indicate all’articolo 67 del Testo unico
delle imposte sui redditi (dpr 22 dicembre 1986 n. 917),
relative ai redditi ad esempio realizzati mediante cessione
a titolo oneroso di azioni, a un’imposta sostitutiva del 27%.
Infine un ritocco all’imposta sul “trasferimento della
proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari
partecipativi” introdotta dalla legge 24 dicembre 2012 n.
228 (dallo 0,2 allo 0,3%) e a quella “sulle transazioni
finanziarie per strumenti finanziari” (+0,1%). (Public
Policy)
RED