ROMA (Public Policy) – Approvazione giovedì 4 agosto in Consiglio dei ministri e poi inizio dell’iter parlamentare dal Senato a fine mese, con accordo dei gruppi di approvarlo senza modifiche in tempi strettissimi. Questa, secondo quanto si apprende da fonti di Governo, l’ipotesi attualmente più probabile dell’iter parlamentare del decreto Aiuti bis.
Secondo quanto si apprende, al momento l’ipotesi sarebbe quella di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti nelle commissioni al Senato per il 31 agosto, con un approdo in aula del testo già il 6 settembre. Il decreto dovrebbe poi passare alla Camera per andare in aula a partire dal 13 settembre. D’altronde in questi giorni diversi partiti, in primis Pd e Lega, hanno già dichiarato la propria disponibilità a non presentare proposte di modifiche sul testo in Parlamento.
Il decreto contiene la proroga degli aiuti sul taglio del prezzo delle bollette e dei carburanti (con 900 milioni di euro per prorogare di un altro mese il taglio di 30 centesimi delle accise sulla benzina fino al 20 settembre), il taglio di 1 punto percentuale ulteriore del cuneo fiscale, l’anticipo di tre mesi della rivalutazione delle pensioni al 2%, l’innalzamento del tetto dei fringe benefit esentasse (da 258 euro a 516 euro).