L’#oraics è arrivata, cosa ha detto il premier sul dl Irpef

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ROMA (Public Policy) – Le parole del premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi sul dl Irpef:

18.10: “Sono molto felice perché non soltanto smentiamo i gufi. È un provvedimento veramente serio e corposo”.

18.11: “I mitici ottanta euro mensili non sono una tantum ma è una misura strutturale” e “l’Irap la riduciamo del 10%”.

18.13: “Il decreto è in fase di coordinamento testo con i singoli ministri, credo che sarà in Gazzetta ufficiale all’inizio della prossima settimana. Gli ottanta euro arriveranno da maggio”. “Noi stiamo restituendo agli italiani qualcosa che è degli italiani stringendo la cinghia alla Pa e restituendo libertà ai cittadini sotto ai 26mila euro”.

18.17: “C’erano due ipotesi in discussione – ha detto parlando degli 80 euro in busta paga – abbiamo scelto di mantenere l’impostazione che avevamo dato il 12 marzo perché è prevalso in noi di mantenere l’impegno preso. Metteremo la voce negli incapienti nei prossimi mesi”.

18.18: “Ogni ministero potrà avere massimo cinque auto blu. Che vuol dire: che i sottosegretari vanno a piedi. È la riduzione di auto blu più significativa della storia. Tra l’altro senza le Maserati ne abbiamo vendute all’asta già 52”.

18.22: “Tutte le spese degli enti locali dovranno essere pubblicate on line entro 60 giorni”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi illustrando il dl Irpef. “Capite – aggiunge – che stiamo di fronte a una rivoluzione: così si capisce dove sono gli 800 milioni di spesa. Sarà tutto on line su un sito che farà capo al commissario per la Spending”.

18.26: “Noi mettiamo un tetto di 240mila euro, 20mila euro al mese, insormontabile per i dirigenti della Pubblica amministrazione. Non è un tetto così drammatico, non perché è il doppio di quanto prende il presidente del Consiglio ma perché è un principio di serietà e di buon senso”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi illustrando il dl Irpef nelle norme che prevedono un tetto agli stipendi dei manager, che Renzi chiama “norma Olivetti”. “Sarebbe un gesto molto bello se gli uffici di Camera e Senato decidessero di dare anche loro un segnale agli italiani”, ha aggiunto.

18.28: “Mi direte: ‘Ma come abbiamo letto di autorevoli dirigenti che minacciano di andare nel privato’. Se vogliono, avranno da noi una lettera di referenza”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi illustrando il dl Irpef illustrando la “norma Olivetti” sul tetto ai manager.

18.31: Il taglio Irpef riguarderà “10 milioni di italiani, da 8mila euro a 26mila di reddito annuo, con un piccolo decalage da 24 a 26mila euro per evitare che chi guadagna di meno superi chi guadagna un po’ di più”.

18.34: Nel decreto ci sono tagli per “400 milioni di euro al comparto della Difesa, di cui 150 milioni dagli F35. “Non ci sono tagli alla sanità: trovatemeli e vi pago da bere”, ha aggiunto ancora.

18.36: “Dalla lotta all’evasione prevediamo risorse per 300 milioni di euro” e “dall’aumento dell’Iva” derivante dal pagamento della Pa “abbiamo fatto una stima molto prudente di 600 milioni” di maggiori introiti.

18.38: “Aboliamo le tariffe agevolate per i partiti per le elezioni. In Consiglio dei ministri su questa norma eravamo d’accordo solo io e Padoan”.

18.40: “Andate a intasare le cassette della gente, e questo fa arrabbiare”. Lo dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, rivolto ai partiti, illustrando la misura che dovrebbe togliere le agevolazioni postali per i partiti. “Una misura che vale 10 mln di euro” ha aggiunto Renzi. Che poi ha proseguito: “Insieme agli 80 euro inizia una rivoluzione strutturale e strutturata”.

18.43: “C’è una norma importante sulla Rai, che con un contributo di 150 milioni di euro è autorizzata a vendere RAI Way e a riorganizzare le sedi regionali se riterrà il caso. Non è nella possibilità della Rai decidere se pratecipare o no al risanamento”.

18.44: Le coperture del dl Irpef sono “6,9 miliardi nel 2014 e 15 miliardi nel 2015”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a palazzo Chigi concludendo la presentazione del dl Irpef in 10 tweet. Tra le coperture Renzi sottolineato che seicento milioni arriveranno dall’aumento dell’Iva, 1,8 miliardi dalla rivalutazione delle quote di Bankitalia, 1 miliardo dalle agevolazioni alle imprese, 100 milioni da misure di innovazione, 2,1 miliardi dalla voce ‘acquisti beni e servizi’, 100 milioni dalla riorganizzazione delle società municipalizzate, 300 milioni dalla lotta all’evasione fiscale, 900 milioni dalla voce ‘sobrietà’.

18.46: “Ringraziamo il contributo delle banche, perché la rivalutazione al 26% delle quote è un bel contributo”. “Anche i ministeri concorrono con 200 milioni in più rispetto ai tagli già fatti”. “Non c’è nessun intervento sui Caf. Se tutto va bene dal prossimo anno lavoreranno meno perché ci sarà l’invio della dichiarazione a casa per 32 milioni di persone”. Altri 60 milioni verranno, ha proseguito Renzi, dagli organi costituzionali. E sarà di 100 milioni “la rilevanza della cancellazione delle province, che era stimata in 180 mln dalla legge 156”, ha aggiunto ancora il premier.

18.48: “Non tocchiamo il fondo per l’editoria. Almeno per adesso. Ma, mi dispiace per gli editori, non c’è più l’obbligo antistorico di pubblicare sui giornali annunci di gare, appalti. Andrà tutto on line e porterà risparmi per 100 milioni di euro”.

18.51: “Oggi abbiamo sbloccato 8 miliardi per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Vorremmo – ha aggiunto – ridurre da da 8mila a mille aziende municipalizzate degli enti locali”.

18.52: “Mi chiedo come fa il Movimento 5 stelle a non votare alcune di queste misure. Che sono state vagheggiate in campagna elettorale e mai fatte”.

18.54: Per la spending review per gli acquisti di beni e servizi “il governo prevede 2 miliardi e 100 milioni divisi in tre parti: gli enti locali, le regioni e lo stato. Ciascuno concorre per 700 mln per l’acquisto di beni e servizi”. Renzi ha specificato che 400 milioni riguarderanno i tagli alla difesa per il governo centrale e che gli interventi di revisione della spesa sono lasciati “alle singole regioni, ai singoli enti locali e ai singoli ministeri. Qui però abbiamo 60 gioni di tempo, e diciamo, se siete in grado di farlo voi bene, se no interveniamo noi valutando le sproporzioni rispetto ai costi standard”.

18.55: “Non ritengo stravolto il dl Lavoro. È un passo in avanti importante e il fatto che si cerchi un punto di sintesi tra sinistra Pd e Ncd lo dò per scontato”.

18.59: “Per la stima che porto per i magistrati non credo che portare lo stipendio da 311mila a 240mila euro non credo sia un attentato alla libertà, anche perché quel magistrato riceve un equo compenso. Accusare il governo di fare misure come un attentato alla libertà della magistratura è per me una cosa da respingere al mittente”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi rispondendo alle domande in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. “Non sono convinto – ha aggiunto – della posizione espressa ieri dai magistrati. Mi aspetto che i giudici non commentino il processo di formazione delle leggi che li riguarda. Ho grande rispetto della magistratura italiana e vedo i giudici che fanno un lavoro straordinario”.

19.01:  “Sono ottimista che si voti entro maggio la riforma costituzionale al Senato. Sulla riforma del titolo V, sulla legge elettorale e sulla riforma del Senato. Non temo slittamenti, vedo un buon clima sulle riforme”.

19.03: L’aumento di 80 euro in busta paga “è una misura strutturale, per il 2015 servono 10 miliardi, se vogliamo allargarla agli incapienti servirà un po’ di più ma abbiamo mantenuto la parola data, alla faccia dei gufi e dei rosiconi, perché è giusto, non perché era una scommessa”.

19.08: “Se facciamo le misure, le facciamo per i prossimi anni. Per il 2015 non può essere un decreto del 2014 ad indicare come, quando approveremo la legge stabilita ci saranno dentro i denari”.

19.12: “I risparmi attesi nel 2015 sono 14 miliardi. Gli impieghi sono 10” per il bonus Ipref “rimane un grado di libertà. Un sogno per chi fa politica economica. Puntiamo ad avere più risorse di quelle che ci servono per investirle in altre misure”. Lo dice il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a palazzo Chigi. “Se facciamo i conti non solo relativi alle coperture, ma pensando agli impatti sul Pil – ha aggiunto – secondo noi c’è un aggiustamento strutturale positivo e l’economia italiana si mette a crescere sul sentiero più alto degli ultimi venti anni”.

VIC-LEP