Ecco la Manovra ritoccata dalle Camere: dalle pensioni al Ponte

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ROMA (Public Policy) – Via libera definitivo dal Parlamento alla legge di Bilancio 2024. Vediamone allora i principali ritocchi che ha subito il testo dopo il passaggio al Senato e poi alla Camera (dove non sono state apportate modifiche).

PENSIONI: NOVITÀ PER SANITARI E PERSONALE ENTI LOCALI 

Con una modifica all’articolo 33 del testo originario, il Governo ha apportato dei correttivi in materia di pensioni dei sanitari e dei dipendenti degli enti locali. In particolare, l’adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali sarà limitato ai soli casi di accesso al pensionamento anticipato, indipendentemente dall’età anagrafica.

La norma rivista dal Governo, inoltre, consente ai dirigenti medici e sanitari del Servizio sanitario nazionale, nonché agli infermieri del Ssn di “presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età”.

DIFESA, UN FONDO PER I TRATTAMENTI ECONOMICI DEI DIPENDENTI 

Tra le modifiche apportate dal Governo al testo, si segnala il fondo (con una dotazione di 32 milioni di euro per il 2024 e il 2025 e di 42 milioni di euro annui dal 2026) destinato a incrementare le risorse per i trattamenti economici accessori del personale del comparto della difesa, della sicurezza e del soccorso pubblico “privilegiando quelli finalizzati a valorizzare i servizi di natura operativa di ciascuna amministrazione”.

Sempre per il personale della difesa, inoltre, viene autorizzata la spesa di circa 38,3 milioni di euro annui (per la precisione: 38.299.275 euro) dal 2024 al 2026 per la “stipula di polizze assicurative per la copertura sanitaria e infortunistica complementare e integrativa rispetto a quanto già previsto dalla vigente normativa” a favore del personale delle forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei vigili del fuoco.

PONTE SULLO STRETTO: RIPARTIZIONE DEI FONDI

Novità anche in materia di infrastrutture. È l’ambito su cui è intervenuto il Governo con un emendamento che, in primis, ha regolato una ripartizione dei fondi destinati al Ponte sullo Stretto di Messina, prevedendo anche che parte della copertura derivi dalle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Innanzitutto, si stabilisce che per consentire l’approvazione da parte del Cipess entro il 2024 del progetto definitivo sia autorizzata la spesa complessiva di 9.312 milioni di euro: 607 milioni di euro per l’anno 2024, 885 milioni per il 2025, 1.150 milioni per il 2026, 440 milioni per il 2027 1.380 per il 2028, 1.700 per il 2029, 1.430 milioni per il 2030, 1.460 milioni per il 2031 e 260 milioni per il 2032.

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