ROMA (Public Policy) – Sono tanti i temi contenuti nella delega al Governo per rivedere e semplificare l’intero comparto dello Sviluppo economico. Li elenca la nuova bozza di ddl delega Semplificazioni, di cui Public Policy ha preso visione.
Con i futuri decreti attuativi – da emanare entro due anni dall’approvazione del ddl – si punta a rivedere i settori dell’artigianato, le attività minerarie, il commercio, le esposizioni, fiere e mostre, la organizzazione dei servizi di produzione, distribuzione e vendita dei generi di monopolio.
E ancora: un tema su cui il Governo potrebbe essere chiamato a intervenire riguarda la produzione e commercio di acque minerali, la lotta alla contraffazione, la liberalizzazione dei servizi, esclusi quelli di carattere professionale, la concorrenza, la pubblicità, le comunicazioni.
Non solo, la delega prevede un riordino dei codici che riguardano le aggregazioni imprenditoriali e relative misure di sostegno, la produzione industriale e caratteristiche di sicurezza e salute dei prodotti, le bilance, le Camere di commercio, interventi per favorire lo sviluppo economico e delle imprese, esclusi quelli relativi alle disposizioni tributarie e comprese quelle su agevolazioni, contributi e finanziamenti per le imprese, il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, assicurazioni dei crediti e rischi speciali, tutela del made in Italy.
Infine, la corposa delega che l’Esecutivo sta scrivendo raccoglie anche la formazione professionale finalizzata allo sviluppo delle imprese e all’adeguamento infrastrutturale di determinate aree industriali o commerciali; l’avvio, esercizio, cessione, trasformazione e cessazione delle attività economiche; e, in ultimo, le società cooperative.