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ROMA (Public Policy) –
15.29 – L’esame della legge elettorale slitta a lunedì 10 marzo. Oggi l’assemblea proseguirà il voto degli emendamenti fino a mezzanotte. Lo ha deciso la capigruppo di Montecitorio.
Domani la seduta d’Aula sarà dedicata a interpellanze e alla discussione generale sulla proposta di legge riguardante le dimissioni in bianco. L’esame della legge elettorale è stato sospeso per permettere al gruppo di Fratelli d’Italia di partecipare al congresso a Fiuggi. Contrario allo slittamento il Pd. La capigruppo si riunirà di nuovo questa sera alle 20.
15.22 – È in corso il comitato dei nove della commissione Affari costituzionali alla Camera sulla legge elettorale. Il comitato – riferiscono fonti interne – sta esaminando gli emendamenti che delegano il governo sulla designazione dei nuovi collegi. Durante la seduta di questa mattina il comitato ha approvato la riformulazione di un emendamento che impegna l’esecutivo a trasmettere alle Camere i nuovi collegi entro 25 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del provvedimento.
15.04 – Sugli emendamenti alla legge elettorale che riguardano la parità di genere “chiederemo il voto palese. La mia opinione che in una battaglia come questa consente un’opinione libera e il voto palese serve ad assumersi la responsabilità del proprio voto”. Lo ha detto la deputata Sel Titti Di Salvo al termine dell’incontro con la presidente della Camera Laura Boldrini.
“All’incontro – ha aggiunto – con la presidente Boldrini non hanno partecipato le deputate del M5s, che non hanno sottoscritto le proposte, né quelle di Forza Italia. Alcune di loro però, tra le quali Mara Carfagna, Renata Polverini, Annagrazia Calabria, Stefania Prestigiacomo, hanno partecipato al lavoro di stesura delle norme sulla parità di genere”. Al momento, l’assemblea ha votato 12 emendamenti e da questa mattina tutte le votazioni vengono svolte a scrutinio segreto, così come chiesto dal capogruppo Sel Gennaro Migliore.
14.52 – “Abbiamo espresso alla presidente Boldrini le nostre preoccupazioni rispetto a un lavoro comune fatto dalle parlamentari di tutti i gruppi” sulla rappresentanza di genere. “È un lavoro comune fatto indipendentemente dal giudizio sulla legge elettorale”. Lo ha detto la deputata Sel Titti Di Salvo al termine dell’incontro alla Camera con la presidente Laura Boldrini.
“Fatte le dovute simulazioni questa legge riduce il numero delle donne elette – ha aggiunto – Le donne sono il 50% del Paese e in più l’articolo 51 della Costituzione che indica di tutelare la rappresentanza femminile. Le politiche che riguardano le donne non si fanno se non ci sono le donne. Siamo molto preoccupate perché nel patto fondativo dell’Italicum non c’è il nostro emendamento. Non si guarda al confronto politico ma ai contenuti dell’accordo”.
14.22 – È in corso a Montecitorio una riunione tra Laura Boldrini e una delegazione di deputate sulle questione della parità di genere, da introdurre nella legge elettorale. Gli emendamenti sul tema sono stati accantonati perché manca l’accordo tra Pd e FI. All’incontro tra le altre partecipano Dorina Bianchi (Ncd), Roberta Agostini (Pd) e Titti Di Salvo (Sel).
13.50 – Seduta sospesa in aula alla Camera. L’assemblea riprenderà l’esame della legge elettorale verso le 15,15 circa, comunque al termine della conferenza dei capigruppo. Lo ha riferito in aula la presidente Laura Boldrini. L’assemblea (con le votazioni di ieri) ha votato 12 emendamenti, di cui uno approvato.
13.46 – Durante l’esame della legge elettorale l’assemblea di Montecitorio ha accantonato due emendamenti che inseriscono nel testo dell’Italicum la soglia minima dell’1% per essere conteggiati nei voti di coalizione, una norma contro le liste civetta.
L’accantonamento è stato chiesto dal deputato FdI Ignazio La Russa (firmatario di un emendamento). L’altra proposta, invece, è a firma del deputato di Scelta civica Renato Balduzzi.
12.59 – L’aula della Camera ha approvato il subemendamento contro le liste civetta. La proposta (a firma Massimo Parisi di Forza Italia) modifica l’emendamento 1.900 a firma della commissione Affari costituzionali (presentato in un primo momento dal relatore Francesco Paolo Sisto) che riscrive completamente il testo dell’Italicum per la Camera.
Il subemendamento approvato prevede che potranno rientrare nel computo dei voti (delle coalizioni) quelle liste che si sono presentate in almeno un quarto dei collegi nazionali. Potranno comunque essere conteggiate quelle liste che, anche senza la presentazione in un quarto dei collegi, abbiano superato lo sbarramento del 4,5% (in coalizione) del 8% se corrono da soli.
Quindi al termine delle elezioni l’ufficio centrale nazionale, ricevuti gli estratti dei verbali dalle circoscrizioni “determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione, data dalla somma delle cifre elettorali nazionali delle liste collegate” non considerando ” quelle che si siano presentate in meno di un quarto dei collegi plurinominali, con arrotondamento dell’unità inferiore, solo nel caso in cui siano ammesse al riparto”.
12.03 – Quinta votazione segreta in aula alla Camera sugli emendamenti alla legge elettorale: la maggioranza (che per il provvedimento prevede anche la partecipazione di Forza Italia) ha bocciato l’emendamento che abbassa le soglie per ottenere i seggi (da 12 al 10% per le coalizioni; da 4,5 a 3% lo sbarramento per i partiti coalizzati e dall’8 al 5% la soglia per i partiti extracoalizione) con 292 voti contrari.
L’opposizione ha raggiunto quota 292 voti favorevoli. In totale i votanti erano 529, in aumento rispetto alla votazione precedente. Nella prima votazione a scrutinio segreto di oggi la maggioranza era a quota 308.
10,49 – È ripreso in Aula alla Camera il voto degli emendamenti alla legge elettorale. Ieri l’assemblea ha votato solo 7 emendamenti a fronte delle circa 200 proposte segnalate dei gruppi. Il voto di oggi riprende dagli emendamenti che hanno ottenuto il parere contrario o favorevole di relatore e governo e non dagli accantonati. Quest’ultimi rimangono sospesi, visto che il Comitato dei nove della I commissione alla Camera nella seduta di questa mattina non ne ha discusso, tranne per l’emendamento che delega al governo la designazione delle circoscrizioni
10,41 – Il comitato dei 9 ha accolto la riformulazione dell’emendamento a firma Elena Centemero (FI) che delega il governo a designare i nuovi collegi. L’esecutivo quindi dovrà trasmettere alle Camere i nuovi collegi entro 25 giorni (e non entro 45 come previsto in un primo momento) dall’entrata in vigore del provvedimento. (Public Policy)
SOR