LEGGE EUROPEA, OK DALLA CAMERA. DOPO 2 ANNI ITALIA APPROVA LEGGI UE /SCHEDA

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LEGGE EUROPEA, OK DALLA CAMERA. DOPO 2 ANNI ITALIA APPROVA LEGGI UE /SCHEDA

foto La Presse

(Public Policy) – Roma, 1 Ago – (di Sonia Ricci) L’Aula
della Camera ha approvato il disegno di legge europea e la
legge delega europea, già licenziati dal Senato, entrambi
con 438 voti favorevoli. Alla Camera il testo non ha subito
modifiche, visto che sia in commissione che in Aula è stato
dato parere negativo a tutte le proposte emendative
presentate. In commissione c’è stata una certa fretta di
chiudere i lavori visto che il Parlamento non approva leggi
comunitarie da due anni.

I due provvedimenti recepiscono le disposizioni delle
precedenti leggi comunitarie il cui iter si è interrotto a
causa della fine della scorsa legislatura. Secondo quanto
deciso dalla Conferenza dei capigruppo della Camera, i due
provvedimenti sarebbero dovuti arrivare ieri in Aula, ma
visto l’ostruzionismo dei giorni scorsi al dl Fare del
Movimento 5 stelle l’approdo è slittato.

Si tratta di un pacchetto di norme che interviene per
sanare le infrazioni europee (15 quelle aperte) in materia
di inquinamento ambientale e industriale, assegni familiari,
gestione dei rifiuti, appalti comunali, circolazione dei
cittadini Ue, contratti di lavoro, etichettatura dei
prodotti alimentari e attività venatoria.

CIRCOLAZIONE DEI CITTADINI UE
L’articolo 1 del ddl europea modifica la disciplina vigente
relativa al diritto di libera circolazione dei cittadini
dell’Unione europea estendendo le agevolazioni concesse ai
familiari dei cittadini Ue anche alle coppie di fatto e alle
coppie registrate. Le modifiche aiuteranno l’Italia a
chiudere la procedura d’infrazione 2053 del 2011 aperta
dalla commissione Ue.

In particolare, la modifica prevede l’ingresso e il
soggiorno del partner legato da una relazione stabile, con
il cittadino dell’Unione europea circolante e soggiornante
in Italia.

GUIDE TURISTICHE
Sempre con il ddl anche in Italia sarà valida
l’abilitazione alla professione di guida turistica e del
riconoscimento della qualifica professionale conseguita da
un cittadino del’Unione europea in un altro Stato membro. I
cittadini Ue che abbiano ottenuto l’abilitazione in uno
Stato membro non avranno bisogno di autorizzazioni o
abilitazioni, ad eccezione dei siti di particolare interesse
storico, artistico o archeologico individuati dal Ministero.

Il comma 3 dell’articolo 3 del ddl europea, aggiunto dal
Senato, prevede che con decreto del ministro dei beni
culturali, sentita la Conferenza unificata, da adottare
entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della
legge, siano individuati i siti di particolare interesse
storico, artistico o archeologico per i quali occorre una
speciale abilitazione. Anche con queste modifiche sarà
possibile chiudere una procedura d’infrazione.

SOCIETÀ TRA AVVOCATI
Le norme vigenti in Italia prevedono che per l’esercizio
della professione di avvocato in forma societaria possano
partecipare avvocati stabiliti, provenienti anche da Stati
membri diversi. E gli avvocati stabiliti possono essere soci
di una società tra avvocati solo se almeno uno dei
componenti sia in possesso del titolo nazionale di avvocato.

Tuttavia, secondo la commissione Ue la necessità della
presenza di almeno un avvocato italiano è stata ritenuta
discriminatoria, in quanto contraria ai principi dalla
direttiva 98/5/CE (Direttiva del Parlamento europeo che
facilita l’esercizio permanente della professione di
avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è
stata acquistata la qualifica).

Da qui la proposta di procedura d’infrazione nei confronti
dell’Italia. Con la modifica introdotta dal ddl si fa venir
meno il riferimento al socio nazionale.

CONTRATTI PUBBLICI PER SERVIZI NEI SETTORI DELLA DIFESA
Le norme vigenti, che si riferiscono alle procedure di
aggiudicazione degli appalti nei settori della difesa e
della sicurezza, stabiliscono che le procedure non si
applicano ai contratti affidati nel quadro di accordi
internazionali dei quali siano parti anche solo due o più
‘Stati membri’ in contrasto con la direttiva Ue 81 del 2009,
che limita tale esclusione ai soli casi in cui gli accordi
siano conclusi con la partecipazione di almeno uno Stato
terzo.

ACCESSO AL LAVORO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Anche i familiari dei cittadini dell’Unione europea (che
non hanno cittadinanza Ue), soggiornanti di lungo periodo e
titolari dello status di protezione sussidiaria potranno
accedere ai posti di lavoro presso le amministrazioni
pubbliche. Gli impieghi però non devono implicare
l’esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri ovvero
non attengono alla tutela dell’interesse nazionale.

TASSAZIONE SUGLI AEROMOBILI
L’articolo 8 della legge europea apporta modifiche al
trattamento fiscale applicabile agli aeromobili non
immatricolati nel Registro aeronautico nazionale tenuto
dall’Enac (Ente Nazionale dell’Aviazione Civile), prevedendo
l’estensione del periodo di permanenza nel territorio
italiano necessario ai fini dell’imposizione ad un tempo non
inferiore ai 6 mesi.

MONITORAGGIO FISCALE
Con il nuovo provvedimento, si introducono obblighi
informativi a carico degli intermediari finanziari e gli
altri soggetti esercenti attività finanziaria che
intervengono, anche attraverso movimentazione di conti, nei
trasferimenti da o verso l’estero di mezzi di pagamento.
Interviene in materia di trasferimenti attraverso non
residenti al fine di consentire all’Agenzia delle entrate e
alla Guardia di finanza di richiedere agli intermediari dati
e notizie relative ad operazioni finanziarie con l’estero,
da chiunque poste in essere.

Si prevedono obblighi informativi per persone fisiche, enti
non commerciali e società semplici ed equiparate residenti
in Italia che, nel periodo d’imposta, detengono investimenti
all’estero suscettibili di produrre redditi imponibili in
Italia.

E ancora: la legge approvata oggi prevede una sanzione
pecuniaria dal 10 al 25% dell’importo dell’operazione non
segnalata per la violazione degli obblighi di trasmissione
di informazioni all’Agenzia delle entrate e interviene in
materia di tassazione presuntiva prevedendo che gli
investimenti esteri, trasferiti o costituiti all’estero
senza che ne risultino dichiarati i redditi effettivi, si
presumono fruttiferi in misura pari al tasso ufficiale di
riferimento vigente in Italia nel relativo periodo
d’imposta.

LAVORATORI A TERMINE E ATTIVITÀ SINDACALE
Viene modificato l’articolo 8 del dlgs 368 del 2001, che
riguarda le modalità di computo dei lavoratori a tempo
determinato nelle imprese per lo svolgimento dell’attività
sindacale, precisando che gli stessi siano computabili nel
caso in cui il contratto abbia durata superiore a 9 mesi.

Il nuovo testo prevede, invece che i limiti richiamati per
il computo dei dipendenti a termine (per l’attività
sindacale) si basino sul numero medio mensile di lavoratori
a tempo determinato impiegati negli ultimi due anni, sulla
base dell’effettiva durata dei loro rapporti di lavoro.

ASSEGNO FAMILIARE ANCHE A CITTADINI DI PAESI TERZI
L’articolo 13 del ddl estende la fruizione dell’assegno per
il nucleo familiare con almeno tre figli minori anche ai
cittadini di Paesi terzi (rispetto all’Unione europea).

L’assegno viene esteso ai cittadini di Paesi terzi
soggiornanti di lungo periodo e ai loro familiari, ma anche
ai familiari extracomunitari di cittadini comunitari
titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno
permanente.

GESTIONE RIFIUTI DELLE INDUSTRIE ESTRATTIVE
Sono state modificate le disposizioni previste per la
gestione dei rifiuti provenienti dalle operazioni di
prospezione o ricerca, di estrazione, di trattamento e di
stoccaggio delle risorse minerali e dallo sfruttamento delle
cave.

Tra le modifiche si prevede che il piano di gestione dei
rifiuti di estrazione (che il gestore è tenuto a
predisporre) venga presentato come sezione del piano globale
di estrazione. Con la modifica si introduce un elemento di
semplificazione, stabilendo che, qualora le informazioni da
fornire con il piano di gestione dei rifiuti siano presenti
in altri piani precedentemente predisposti, l’operatore può
allegare al piano generale di gestione detti piani,
integralmente o in estratto.

VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
L’articolo 23 del ddl attua le disposizioni della direttiva
2011/92/UE, sulla valutazione dell’impatto ambientale (Via).
Il ddl prevede l’emanazione, entro 60 giorni dall’entrata in
vigore della legge, di un apposito decreto del ministero
dell’Ambiente per definire le linee guida per la
sottoposizione a verifica di assoggettabilità a Via delle
tipologie progettuali previste dall’allegato IV del decreto
per le norme ambientali del 2006.

Entro 3 mesi dall’entrata in vigore del decreto le regioni
e le province autonome, sulla base delle linee guida
definite dal decreto, possono definire criteri e soglie ai
fini della verifica di assoggettabilità alla VIA.

MODIFICA AL CODICE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE
Non vi sarà più l’obbligo di domiciliazione in Italia dei
consulenti in materia di proprietà industriale. L’articolo
abroga il comma 4 dell’articolo 203 della legge del codice
di proprietà industriale che recita: ‘I soggetti indicati
nei commi 1 e 3 che abbiano domicilio professionale in uno
Stato membro dell’Unione europea sono tenuti ad eleggere
domicilio in Italia’.

RISCOSSIONE IMPOSTA AFFISSIONI, NUOVE GARE PER I COMUNI
Con il ddl i Comuni sono obbligati a effettuare gare per i
contratti di affidamento del servizio di accertamento e di
riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e sulle
affissioni. Secondo la commissione Ue l’affidamento diretto
non rispetta il principio di libera concorrenza. (Public
Policy)

SOR